Sergio Corazzini
XX secolo
Letteratura
Dittico della chiesa
Intestazione
11 luglio 2011
75%
Da definire
<dc:title> Dittico della chiesa </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Sergio Corazzini</dc:creator>
<dc:date>XX secolo</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Dittico_della_chiesa&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20200504170414</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Dittico_della_chiesa&oldid=-
20200504170414
Dittico della chiesa Sergio CorazziniXX secolo
O gelida, nel tuo triste abbandono,
ricordi il vasto fiammeggiar dei ceri,
il buon profumo de l'incensieri
saliente ad un glorioso trono.
O gelida, ricordi un lento suono
dai fremiti lunghissimi e leggeri
o gravemente rombanti e severi,
ora trillo di rondini, ora tuono.
O gelida, la tua campana è muta,
la tua croce si curva, come un fiore
troppo amato si piega sullo stelo,
e niuno a risorgere l'aiuta,
e tu disperi perchè a tanto orrore,
freddo, immobile amante, irride il cielo.