Discussione:Come folgore dal cielo

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Come folgore dal cielo
Edizione 
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Fonte 
Sito internet nazione.9cy.com
SAL 
Versione cartacea a fronte non presente

SAL 75% (11 settembre 2008)

  • Fonte: fonte indicata e attendibile
  • Completezza: testo completo
  • Formattazione: testo formattato correttamente
  • Riletture: testo non rileggibile per mancanza di scansioni a fronte


Progetto di riferimento 
CantaStoria


Testo e sequenza errati....

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Il titolo corretto è "Il canto del Paracadutista"


Cuori d’acciaio all’erta: il cielo è una pedana, tra poco, nell’offerta noi piomberemo giù. Pugnale e bombe a mano, viatico di morte, e l’ansia della sorte non sentiremo più.

Aggancia la fune di vincolo, spalanca nel vento la botola, assumi la forma di un angelo, e via pel tuo nuovo destin! Come folgore dal cielo canta il motto della gloria. Come nembo di tempesta precediamo la vittoria. Un urlo di sirena: fuori! Fuori! E giù dall’infinito sul nemico più agguerrito per distruggere o morir, per distruggere o morir.

L’occhio nemico scruta: son nuvole che vanno… ma poi che il vento muta li vedi già son qui! E gli angeli di guerra, pugnale in mezzo ai denti, in uno contro venti, si battono così.

Sganciato ogni corpo dai vincoli, racchiusi in quadrato fermissimo, il piombo nemico si sgretola: nessuno di noi cederà! Come folgore dal cielo canta il motto della gloria. Come nembo di tempesta precediamo la vittoria. Un urlo di sirena: fuori! Fuori! E giù dall’infinito sul nemico più agguerrito per distruggere o morir, per distruggere o morir.

Passa pei cieli un canto, un canto di vittoria: i figli della gloria in alto vanno ancor. E pronti alla battaglia, col cuore sempre all’erta ripeteran l’offerta con rinnovato ardor.

Riaggancia la fune di vincolo, rinnova con slancio l'impegno, d'Italia il figlio più degno, paracadutista sei tu! Come folgore dal cielo canta il motto della gloria. Come nembo di tempesta precediamo la vittoria. Un urlo di sirena: fuori! Fuori! E giù dall’infinito sul nemico più agguerrito per distruggere o morir, per distruggere o morir.

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