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Cesare Pavese Italo Calvino Indice:Pavese - Poesie edite e inedite.djvu poesie letteratura Disciplina antica Intestazione 15 febbraio 2023 75% Da definire

Paternità (1°) Indisciplina
Questo testo fa parte della raccolta Poesie edite e inedite


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Disciplina antica

Gli ubriachi non sanno parlare alle donne
e si sono sbandati; nessuno li vuole,
vanno adagio per strada, la strada e i lampioni
non han fine. Qualcuno fa i giri piú larghi:
ma non c’è da temere, domani ritornano a casa.

L’ubriaco che sbanda, si crede con donne
— i lampioni son sempre gli stessi e le donne, di notte,
sono sempre le stesse —: nessuna lo ascolta.
L’ubriaco ragiona e le donne non vogliono.
Queste donne che ridono sono il discorso che fa:
perché ridono tanto le donne o, se piangono, gridano?
L’ubriaco vorrebbe una donna ubriaca
che ascoltasse sommessa. Ma quelle lo assordano
«Per avere sto figlio, bisogna passare da noi».

L’ubriaco si stringe a un compagno ubriaco,
che stasera è suo figlio, non nato da quelle.
Come può una donnetta che piange e che sgrida
fargli un figlio compagno? Se quello è ubriaco,
non ricorda le donne nel passo malfermo,
e i due avanzano in pace. Il figliolo che conta
non è nato di donna — sarebbe una donna
anche lui —. Lui cammina col padre e ragiona:
i lampioni gli durano tutta la notte.