Dimmi, bella guerrera, ond'è che porte
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Candido vel, ch'al piú leggiadro oggetto | Gli occhi di foco e 'l sen di ghiaccio armata, | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi
x
il velo sulle chiome
Dimmi, bella guerrera, ond’è che porte,
barbara in atto quella chioma in cui
quasi in aurea catena avinto io fui,
cinta di lievi e candide ritorte?
Forse in sí strana guisa e strazio e morte,
nova turca d’amor, minacci altrui?
o, chiuso a’ guardi il varco, empia, di lui
tenti schernir l’insidiose scorte?
O pur la benda sua ti diede Amore,
perch’asciughi a quest’occhi il pianto usato,
perch’abbia fasce a le sue piaghe il core?
Ben degg’io molto a te, lino beato,
poiché, dolce vendetta al mio dolore,
hai legato quel crin che m’ha legato.