Dimme, Amore: vorestú tornare

Paolo Lanfranchi da Pistoia

Guido Zaccagnini/Amos Parducci XIII secolo Indice:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu Duecento Dimme, Amore: vorestú tornare Intestazione 16 luglio 2020 25% Da definire

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V

Amore manifesti alla sua donna le sue pene.

Poeta.   Dimme, Amore; vorestú tornare

da la mia parte a la donna mia?
Amore. Si, se tu vogli, ma eli’è follia:
ché talor nóce lo troppo adastare.
Poeta.   E lo meo core vi vói pur andare,
e ti demanda en sua compagnia.
Amore. Di presente me meterò en via
dapo’ ch’eo veggio ch’a lui e te pare.
  Or me di’ ciò che tu vói che gli dica:
che tu non fini clamare mercede?
Perzò non è bisogno andarne mica,
  per aventura ch’ella non ti crede.
Poeta. Si fa’; che di me vive e se nutrica;
e ’l cor non pò durar, se no’ la vede.