Diario di un viaggio in Italia (Tessin)/VII
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Frammento 3 (pag. 238, parte)
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L'intendenti Artefici per lo più sentono minor gusto dell'opera loro, che gli altri di poco sapere: e la raggione è, perche havendo essi fabricato prima l'opera nell'intelletto, nè potendo per diffetto della materia, distenderla uguale alla mente, perciò non restano sodisfatti, conoscendo l'opera interiore à se stessi. Al contrario chi non fà molto, superando il proprio concetto con l'opera, se ne rallegra, e l'ignoranza gli fa acconsentire à quanto di cattivo gli esce dalle mani.