Diario del principe Agostino Chigi Albani/Anno 1843

Anno 1843

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1843

GENNAIO


Mercoledì 4. — Oggi il pur troppo famoso ab. Abbo è comparso per la seconda volta nella seduta del Tribunale, che si è adunato anche questa volta dentro Castel S. Angelo.

Mercoledì 11. — Corre voce che questa mattina sia seguita la degradazione del prete Abbo, come aveva ordinato il Papa nel caso che venisse giudicato reo di delitto turpe (il che si dice sia accaduto nella seduta criminale di mercoledì scorso) per essere poi giudicato come laico sugli altri delitti, di cui è accusato.

Giovedì 12. — Oggi si mette in dubbio che seguisse ieri la degradazione dell’abate Abbo.

Domenica 29. — Avendo il celebre prete Abbo ricusato ostinatamente di prestarsi (se non costretto dalla forza) alla sua degradazione secondo il rito della Chiesa, si assicura avere il Papa ordinato che prescindendo dalla cerimonia gli si legga il decreto della degradazione, e quindi si vada avanti nella processura. Si dice comunemente che l’intimazione del decreto sia seguita in questi giorni passati.


FEBBRAIO


Giovedì 9. — Questa sera a Tordinona è andata in iscena una nuova opera intitolata il Nabuccodonosor, musica di un tal maestro Verdi, che ha piuttosto incontrato, contro l’aspettazione.

Domenica 12. — È voce comune che nella seduta del Tribunale criminale tenuta ieri in Castel S. Angelo l’ex prete Abbo fosse condannato alla pena dì morte. Se è vero quanto si dice questo scellerato, ben lungi dal dare alcun indizio dì ravvedimento, continua nelle più perverse disposizioni.

Domenica 19. — Questa mattina sono andato a vedere il nuovo altar maggiore del Gesù. Tutti lo trovano ricchissimo, com’è dì marmi, ma a molti comparisce molto basso, difetto, che si attribuisce all’aver dovuto l’architetto adattarsi all’altezza delle colonne di giallo antico, che si sono riposte in opera.

Martedì 28. — Ieri sera al teatro Metastasio essendo [p. 162 modifica]caduta una delle così dette quinte del palcoscenico, pochissimo mancò che non colpisse sulla testa la signora Ristori prima attrice, che rimase molto spaventata, come anche l’udienza; la rappresentazione fu interrotta, ma poi ripresa malgrado lo stato di agitazione e di patimento dell’attrice, e la commozione fino alle lagrime per l’interesse preso per lei dal pubblico.


MAGGIO


Venerdì 26. — Da ieri sera il caffè detto del Buon gusto a piazza di Spagna cominciò ad essere illuminato a gas: la prova pare che non riuscisse ieri sera molto felice; ma questa sera si assicura che sia riuscita molto meglio tanto per la chiarezza della luce, che per non aver messo alcun cattivo odore. Antecedentemente lo speziale Rolli aveva adottato questo genere d’illuminazione sulla sua spezieria alla Madonna dei Monti; ma si dice che lo abbia abbandonato a causa dell’affumicamento, che gliene risultava.


GIUGNO


Venerdì 30. — Questa mattina è stata proposta nel tribunale della Consulta in grado di appello la causa del celebre abate Abbo e si assicura che sia stata confermata la sentenza di morte.


LUGLIO


Martedì 4. — Ha dato luogo a molti discorsi l’arresto seguito vari giorni fa a Civitavecchia (si dice per conto del Sant’Uffizio) nell’atto che stava per imbarcarsi, del Sacerdote D. Ignazio Ralli (?) primo maestro della scuola dei Sordo Muti a Termini. Si vuole che il delitto, di cui viene accusato, abbia in parte dell’analogia con quello dell’abate Abbo. Molti però sostengono la sua innocenza. In questi giorni moltissima gente concorre ed un’immagine della Madonna dell’Arco dei Cenci; un miracolo, che si racconta della guarigione di un muratore stroppio per caduta da una fabbrica, e che innanzi a quella immagine potè gettar via le stampelle, e caminar libero, ha dato occasione a questo straordinario concorso.

[p. 163 modifica]Mercoledì 5. — La Madonna dell’Arco dei Cenci, per ordine Superiore, è stata trasportata alla chiesa del Pianto.

Sabato 29. — In questi giorni nella tenuta detta la Casa Rossa, posta fuori di Porta Maggiore, si è fatto l’esperimento di una macchina, portata da un Inglese, per triturare e spagliare il grano, e pare che sia riuscito bene.

Lunedì 31. — Da qualche giorno è stata introdotta l’illuminazione a gas nel giardino annesso al Caffè sotto il palazzo Ruspoli.


AGOSTO


Mercoledì 9. — Si vocifera che a Bologna siano seguiti degli arresti in seguito della scoperta di qualche trama rivoluzionaria, che pare avesse delle ramificazioni anche in altre parti. E arrivato qui un tal Signor Scalizzi, persona di tutta confidenza del Card. Spinola colà Legato, e che deve ripartire a momenti; la sua spedizione sembra relativa alle scoperte sopradette!

Sabato 19. — È voce comune che oggi sia venuta notizia da Bologna, che essendosi adunate alcune centinaia di sediziosi armati alla così detta montagnola, ed essendosi presentati i carabinieri per disperderli, ne sia nato un conflitto, in cui sono rimasti uccisi vari di quest’ultimi (tra i quali qualche ufficiale) e vari feriti, e che in seguito di ciò i sediziosi si siano gettati per la campagna mettendo il paese a contribuzione, ed eccitando i contadini alla rivolta.

Domenica 20. — Il fatto di Bologna non è seguito alla Montagnola, ma fuori della città, in un piccolo luogo detto Savigno. Tra i morti vi è un capitano dei carabinieri chiamato Castelvetri.

Giovedì 24. — Oggi è ripartito per Napoli D. Alessandro Torlonia, il quale in questi giorni del suo soggiorno a Roma ha stipulato l’acquisto del teatro d’Argentina col Duca Cesarini per il prezzo, si dice, di 60000 scudi.

Martedì 29. — È partito (per quanto si assicura) per Bologna una Commissione criminale composta di un certo avvocato Bovi, di un tal Gaioni, addetto al tribunale del Governo, [p. 164 modifica]e di qualcun altro pare, per giudicare i rei della sommossa colà accaduta, e non ancora interamente soppressa.


SETTEMBRE


Martedì 19. — Questa mattina è andata in revisione la famosa causa Abbo, ignorandosene il risultato.

Mercoledì 20. — È voce comune che il ricorso in revisione del condannato Abbo fosse ieri rigettato.


OTTOBRE


Martedì 30. — L’esecuzione di Abbo è destinata per domattina entro Castel S. Angelo; perchè la notizia se ne propagasse il meno possibile, oggi non sono state affisse le solite tavolozze.

Mercoledì 4. — Questa mattina (previa l’affissione delle tavolozze di buon ora) si è eseguita tra le 8 e le 9 di Francia sulla piazza d’armi di Castel S, Angelo la sentenza dì decapitazione nella persona del celebre Abbo, il quale l’ha subita con perfetta rassegnazione e colle migliori disposizioni. La sola forza militare che è acquartierata in Castello, oltre un piccolo numero di carabinieri, ed alcuni confratelli di S. Giovanni decollato sono stati presenti alla esecuzione, e l’ingresso è stato indistintamente interdetto ad ogni altro. Tutte queste misure hanno fatto prevalere nel volgo l’opinione che il reo sia stato occultamente sottratto al supplizio, secondo le voci, che ne erano corse dapprima.

Lunedì 30. — Questa sera sono stato a Aliberti che era illuminato a contemplazione del Duca d’Aumale (giunto a Roma ieri notte) che vi è intervenuto ed ho veduto per la prima volta ballare la Signora Cerrito, che m’è piaciuta assai.


NOVEMBRE


Martedì 22. — Questa sera a Aliberti è stata recita fuori di giro dell’appalto, e di benefizio della signora Cerrito, la quale, oltre il ballo l’Allieva d’amore ha dato un balletto intitolato la Vivandiera e il Postiglione. Il concorso e l’applauso sono stati per sé senza esempio. Oltre i fiori, le poesie, ritratti ecct., le è stata offerta una corona d’oro con delle pietre. Per [p. 165 modifica]la spesa di questa corona (che si dice ascendere a 5 in 6 cento scudi) si era aperta nei giorni scorsi una sottoscrizione, quale per altro non incontrò favore, e pochi o nessuno vi concorsero. Ritornata la Signora Cerrito alla sua abitazione in piazza di Spagna si affollò dinanzi alla medesima una turba numerosissima di contrario partito, che proruppe per lungo tempo in fischi ed ingiurie contro la medesima, in modo che i carabinieri dovettero sparare alcuni colpi di pistola all’aria, che dissiparono immediatamente l’attruppamento.