Diario del principe Agostino Chigi Albani/Anno 1841

Anno 1841

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1841

FEBBRAIO


Giovedì 11. — Questa sera a Tordinona è andata in scena una nuova opera intitolata Adelaide in 3 atti, musica di Donizzetti presente, la quale ad eccezione di due pezzi del secondo atto è comparsa piuttosto fiacca. In principio dell’opera si è suscitato un gran rumore in platea prima per cagione di molti biglietti d’ingresso venduti a! di là della capacità locale, per il che l’impressario Sig. Iacovacci è stato arrestato, e la cassetta dell’introiti portata al Governo; quindi per uno schiaffo dato da un palco all’altro da Ioto Santacroce ad Augusto Mariscotti per delle espressioni che questi proferiva ad alta voce ingiuriose ai Deputati degli spettacoli, uno de’ quali è il Duca di Corchiano padre del primo.

Venerdì 12. — In seguito dell’avvenuto ieri sera a Tordinona, D. Antonio Santacroce che appartiene al Militare, come Capitano appoggiato allo Stato Maggiore, ha avuto l’arresto di rigore in casa sua. L’impresario di Tordinona fu rilasciato colla multa, si dice, di cento scudi.

Martedì 16. — Questa mattina in casa dell’Ambasciatore [p. 153 modifica]di Francia doveva seguire la riconciliazione di Santacroce e Marescotti, mediante una dichiarazione di scusa e pentimento, che il primo doveva fare al secondo in termini convenuti in presenza di diverse persone nominate da ambe le parti (fra le quali Mondino e Giovanni) ma è venuto il disintimo perchè il Generale Resta non ha voluto rilasciare Santacroce dall’arresto.

Giovedì 18. — Questa mattina in casa dell’Ambasciatore di Francia è poi seguita in termini convenuti la riconciliazione di Marescotti e Santacroce, questo secondo è stato condotto da Mondino e dal Duca di Sora, e ricondotto al suo arresto che ancora continua.

Mercoledì 24. — Santacroce è uscito oggi di arresto.


MAGGIO


Domenica 23. — Oggi dopo pranzo è seguito il solenne trasporto, dalla Chiesa del Gesù alla Chiesa di S. Ignazio, del corpo di un santo martire estratto recentemente dalle Catacombe col nome proprio di Seboniano, e che è destinato all’altare della Congregazione detta del Salone. Tutta la scolaresca del Collegio Romano l’ha accompagnato processionalmente, come pure il Collegio dei Nobili ed il Germanico.

Venerdì 28. — Questa mattina si sono aperte in mezzo ad una grande aspettativa, le offerte per il nuovo appalto dei sali e tabacchi, ed è voce comune che quella di Torlonia sia stata ritrovata la migliore.

Sabato 29. — L’offerta di Torlonia per la rinnovazione dell’appalto dei sali e tabacchi si dice sia di un milione e trecentocinquanta mila scudi, oltre il 36 per cento sugli utili. Gli altri concorrenti sono stati Mazzacurati di Bologna con Fedi, De Ferrari di Genova, Berretta di Ancona e Polverosi.


LUGLIO


Martedì 20. — Questa mattina sono stati giustiziati a Ponte S. Angelo col taglio della testa la donna e i due uomini regnicoli rei dell’uccisione della moglie dell’orologiaio incontro a Lavaggi, e dello spoglio della bottega, seguito nel Giugno dell’anno passato, e tutti tre sono morti con buone disposizioni. Pochi momenti dopo l’esecuzione si è suscitato (non si sa come, [p. 154 modifica]ma pare per opera di ladri) un disordine improvviso nel numeroso popolo ivi accorso che ha superato il cordone della truppa, e questa avendo cominciato a reagire con qualche efficacia, ne è nata una gran confusione, i di cui risultati sono stati, si dice, molti feriti, perdite di cappelli ed altri oggetti, con profitto dei ladri che nel tumulto hanno anche svaligiata qualche bottega.


AGOSTO


Mercoledì 18. — Oggi dopo pranzo il Papa è andato ad assistere ad un esperimento della scuola dei Sordi e Muti ora stabilita nell’Ospizio di Termini e vi sono intervenuti anche diversi cardinali.

Martedì 31. — Una circolare uscita in questi giorni dalla Segreteria di Stato interna, annunzia la cessazione per il principio del 1842 della ritenzione straordinaria dell’8 per cento imposta nel 1831 in tutti gli assegnamenti onorari, pensioni ecct. Altra simile circolare uscita precedentemente dalla Congregazione dei vescovi e Regolari, annunziava la stessa misura per la tassa pure dell’8 per cento imposta nell’epoca sudetta su tutti i beneficii e Pensioni ecclesiastiche.


SETTEMBRE


Venerdì 10. — Da alcuni giorni è stata proibita la distribuzione della Gazette de France.

Lunedì 13. — Fin da ieri si è saputo che il giorno 8 corrente in occasione che la maggior parte della forza militare era stata richiamata a Napoli per la festa di Pièdigrotta, si era suscitata all’Aquila una sommossa, nella quale si dicevano rimasti uccisi un Colonnello Comandante e qualche impiegato dell’Amministrazione dei Sali e Tabacchi. S’ignoravano i dettagli ulteriori della cosa, perchè le porte della città erano chiuse, e a nessuno si permetteva l’entrare e l’uscire.

Martedì 14. — Si sente che la sommossa dell’Aquila sia terminata, e che i rivoltosi si siano dati alla fuga.

Sabato 18. — Verso la mezzanotte si è avuto un breve ma fortissimo temporale con vento impetuosissimo, pioggia dirotta, grandine e fulmini uno dei quali circa mezz’ora dopo la mezzanotte è caduto In casa nostra ove ha penetrato nella camera [p. 155 modifica]di Checco che era a letto e strisciando per un angolo vicino al suo letto, ha acceso una coperta piegata sopra una sedia che è stata prontamente estinta, e poi ha girato in modo inesplicabile, seguendo specialmente il giro dei campanelli per moltissime camere di casa al secondo piano, ai mezzanini ed al primo piano, ove facendo ispezione si è trovato che aveva attaccato il fuoco nell’appartamento, ove viene ad abitare il Conte d’Outremont, e segnatamente nella retrocamera della stufa verso il cortile, ed alcune coperte piegate sopra un comod nella pericolosissima vicinanza di un tramezzo di tela. Ciò ci ha rimessi in allarme e si sono chiamati i Pompieri, all’arrivo però dei quali il fuoco era estinto, restando sol consumate le coperte. Finalmente dopo aver fatte tutte le ricerche dalla Libreria sino alle cantine, siamo andati a letto alle 3,30 dopo la mezzanotte.

Giovedì 23. — Circa le 9,30 di Francia questa mattina si è avuto un altro temporale con dirotta pioggia, lampi e tuoni ed un fulmine avendo colpita la Colonna della nostra piazza ne ha danneggiati i bassi rilievi nella parte inferiore, e più il piedistallo dalla parte opposta a casa nostra, e ne ha rotti e fatti cadere alcuni dei marmi che lo rivestono, ed altri ne ha sconnessi. Un altro fulmine è caduto sul braccio nuovo dell’ospedale di S. Spirito. In casa nostra essendosi otturata la chiavica del piccolo cortile, ove è la Cupola della Cappella, moltissima acqua ha penetrato in Cappella, nella Camera rossa contigua ed in camera mia, al che si è riparato facendo sturare la chiavica.


OTTOBRE


Martedì 5. — Per solennizzare il ritorno del Papa che seguirà domani, dalla Provincia, ossia Comarca di Roma si è fatta erigere al di là di Ponte Molle una Colonna ad imitazione della Traiana, nel fusto della quale sono dipinti i fatti di Gregorio XVI, ed in cima vi è collocata la statua della Religione. All’intorno vi sono 4 orchestre ove saranno situate le bande di vani Comuni della Provincia, e gli alberi che circondano quel piazzale sono guerniti di festoni.

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DICEMBRE


Lunedì 27. — Attesa la moltiplicazione veramente eccessiva di qualche tempo in qua dei furti con aggressione specialmente di notte è stato pubblicato un editto della Segreteria di Stato interna con cui si annunzia la creazione di una commissione straordinaria, che giudicherà sommariamente, e senza appello, i rei di simili delitti, la pena dei quali viene aggravata gradatamente, sino alla pena capitale, in caso di ferita o lesione anche minima delle persone.