Rime (Guittone d'Arezzo)/Deo, che non posso or disamar sì forte
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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Deo, che non posso or disamar sì forte
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Potesse disamare! Forse cosí indurrebbe la donna all’amore.
Ma non può e pur spera di vincere.
Deo, che non posso or disamar sí forte,
como fort’amo voi, donna orgogliosa!
Ca, poi che per amar m’odiate a morte,
per disamar mi sareste amorosa;
5ch’altresí, com’è bon diritto, sorte
che l’uno como l’altro essere osa,
poi di gran torto, ch’ème ’n vostra corte
fatto, me vengerea d’alcuna cosa.
Torto è tale, no lo vidi anco pare:
10non osarme piacer ciò ch’è piacente,
ed essere odiato per amare,
Malgrado vostro e mio son benvogliente,
e serò, ché non posso unque altro fare,
e fa mister che pur vegna vincente.