Proemio

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Sommario Della forma dell’instrumento. Capitolo Primo.
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DELLO

SQUADRO


PROEMIO.


II
L continuo bisogno di misurare i terreni per le vendite, & divisioni, che di loro tutto il giorno occorrono frà gl’huomini, è stato cagione, che molti si siano posti à scrivere regole, & à trovare diversi modi, strumenti, & maniere, per potere ciò eseguire con facilità, & giustezza; anzi che molti affermano, che dal bisogno di ripartire ogn’anno i campi; dopò l’innondatione del Nilo; frà gl’Egitij; la stessa Geometria1 habbia havuto la sua origine, & principio, come il nome medesimo n’accenna. Et come che gli strumenti siano stati molti, & di varie maniere; Un solo nondimeno, che per l’Italia, comunemente si chiama lo SQUADRO. ne hà ritenuto, & conservato l’uso; il che ci rende chiaro argomẽto, che ò sia per la simplicità della sua fabrica, ò perche s’adoperi cõ molta facilità, ò per qual si sia altro rispetto, l’habbia trovato più idoneo [p. 2 modifica]& à proposito, di quanti ne hà dismessi & tralasciati adietro; perlochè, questo è divenuto così volgare, & così và frà le mani d’ognuno, che non v’è Agrimensore, che si serva quasi d’altro, che di esso, ancorche pochi sieno coloro, che (trattone quest’uso di misurar terreni) sappiano valersene ad altro; quantunque si possino cõ aggiungere agl’ordinarij alcune poche cose di più; fare molt’altre operationi utili, & belle: parte delle quali, se bene non s’eseguiscono con quella medesima felicità, come con quegli stormenti de’ quali sono loro proprie (per essẽpio,) il levar Piãte, cõ la Squadra zoppa, ò pure col Declinatoio. Il pigliar altezze, ò misurar distantie, col Quadrante, e Quadrato geometrico: per haver questi le diopetre, & pinnacidij, che col moverle, in ogni positione, si possono formare quegl’angoli che sono necessarij; il che nõ succede nello Squadro, che per haverne pochi, & determinati, conviene investigare il sito opportuno, al quale s’adattino: non per questo si scemano punto le sue lodi, non essendo quasi proportione d’alcun relievo, trà quella poca fatica di piu, e l’avantaggio di fare con questo solo, semplice, & rozzo come egli è, quasi tutte l’operationi medesime, che si fanno con molt’altri insieme, fabricati con gran sottigliezza ed’ arte. Però stimando io, che non sia per essere riputato temerario il pensiero di chi cerchi darne notitia un poco più chiara, di quella, che se n’è havuta infino ad [p. 3 modifica]hora, & che possa riuscire di profitto, & gusto à coloro, che si servono di esso; mi son posto à scrivere brevemente la fabrica sua, & à raccorre in questo opuscoletto quelle operationi, che mi sono parse più principali, & di consideratione; sperando, che quando ben anco da questo non se ne trahesse tutto quel frutto, che mi sono presupposto, che almeno debba essere gradita la volontà, con la quale hò intrapesa questa fatica.


Note

  1. Poly. Vir. de Inven. lib. 1. c. 18.