Della superstitiosa noce di Benevento/Indice delle cose notabili
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INDICE
Delle cose notabili contenute in tutta l’Opera.
Benevento, e sua descrittione, fol. 51. 52. et 86. viene assediato dall’Imperador Gostante, et era di quarantamila fuochi, f. 4. Vien liberato dall’assedio, fol. 10. Vien detto alle volte Malevento, fol. 18. Era capo di quella parte d’Italia, che hoggi chiamasi Regno di Napoli, fol. 5. et 55.
Donne perchè più tosto inchinate alla magia, che gli huomini, fol. 56. Loro difetti, fol. 57.
Ducato di Benevento abbracciava tutta quella parte dell’Italia, che hoggi vien compresa nel Regno di Napoli, toltane Napoli, et altre poche Città di mare, f. 5.
Essempi de’ casi seguiti nel luogo superstitioso della noce, fol. 35. et seq. et fol.65. et seq.
Famiglia Bilotta, e sua origine, f. 20.
Famiglia della Vipera, e sua origine, f. 27.
Giesualdo Longobardo aio del Duca Romualdo Ambasciatore al Rè de Longobardi, fol. 3. Per le poste viene à Benevento à dar la nova del soccorso, et è fatto prigione dell’imperiaÌi, f. 8. Promette all’Imperadore di tradire il suo Prencipe, ma fà il contrario, fol. 9. Vien decollato, et il suo capo tirato dentro Benevento, dove hà honoratissima sepoltura, fol. 10.
Gostante Imperador die Costantinopoli invade il Ducato Beneventano hoggi Regno di Napoli, fol. 1. Pone l’assedio à Benevento, fol. 3. Leva l’assedio, et è rotto da Beneventani, fol. 11. Manda il suo essercito comandato da Saburro à giornata con Beneventani, da’ quali vien rotto, e posto in fuga, saccheggia Roma, è ucciso in Saragozza, fol. 10.
Huomo trasformato in donna à Benevento fol. 35.
Idoli dell’Amfisibena, e Vipera adorati da Beneventani, furono inalberati per arme da Signori Bilotti, e Viperi nobili Beneventani, fol. 13. et 14.
Longobardi inchinati all’idolatrie, et all’adoratione di animali bruti, fol. 6.
Maghe famose habitorno ne’ contorni di Benevento, fol. 32.
Maghe con che ordine si radunino nel luogo della Noce di Benevento, fol. 34. 37. et 40. et seq. Loro diversi nomi, fol. 74. E come si conoscano, fol. 79.
Nobili Beneventani essortano i Cittadini à sostener l’assedio, e li distolgono dal render la Città à patti, fol. 4.
Noce superstitiosa dove si adorava l’idolo Vipera, fol. 6. Vien fatta tagliare da San Barbato con ritrovarvi un Demonio nelle radiche, fol. 13. et 92. Per traditione si hà, che verdeggiava con perpetue frondi, e che così apparischi hora di notte alle streghe, fol. 17. et 85; E che ancorche la noce non vi sij il luogo, sij superstitiioso, e nido delle streghe, e maghi di tutto il momdo, fol. 31. Descrivesi tal luogo, fol. 53. et 87. Qualità del frutto delle noci, f. 8. E come di quelle furtivamente si sono serviti alcuni Beneventani in paesi stranieri, f. 86
Romualdo Sesto Duca di Benevento manda Giesualdo suo aio in Lombardia a chieder agiuto al Rè de Longobardi suo padre, si retira in Benevento, dove viene assediato dall’Imperador Gostante, fol. 3. Promette à San Barbato in nome della Città di torre la superstitione della Noce, purche fusse libero dall’assedio, fol. 7. Vede la Madre di Dio, che intercedeva per la Città di Benevento, fol. 8. Remunera i figli di Giesualdo per la fedeltà del padre, fol. 10. Rompe l’essercito all’Imperador Gostante à Formie hoggi Mola di Gaeta, et il pone in fuga, fol. 11. Gionto con San Barbato fan tagliare la noce superstitiosa, fol. 13. Adora l’idolo dell’Amfisibena d’oro, fol. 14.
San Barbato riprende le superstitioni de’ Beneventani, fol. 5. Promette al Duca, et alla Città, che saran liberi dell’assedio, f. 7. viene eletto Vescovo di Benevento, e taglia la Noce superstitiosa, fol. 13. Riprende il Duca Romualdo dell’idolatria, che commettea con l’Amfisibena d’oro, e di quella fà un calice, f. 15. Hinno in sua lode, f. 16.
IL FINE.