Della ragione di stato (Settala)/Libro V/Sommario dei capitoli I-XVII
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Sommario
Proemio.
Cap. I — Per che causa la tirannide è la piú rea forma, che sia tra le republiche.
Cap. II — Due esser le specie delle tirannidi, e perciò la ragion di stato loro esser diversissima e contraria.
Cap. III — Delle ragioni, per le quali le monarchie vanno in rovina.
Cap. IV — Dell’ingiurie, e molti modi di quelle, per li quali le tirannidi vanno in rovina.
Cap. V — Che la paura spesse volte è causa della morte dei tiranni.
Cap. VI — Che il disprezzo o viltá del tiranno spesso dá occasione a’ sudditi d’ucciderlo.
Cap. VII — Del pericolo che soprastá a’ tiranni da coloro, che non per altro interesse si muovono a levar dal mondo il tiranno, che per pura gloria e stimolo d’onore.
Cap. VIII — Che l’avarizia del tiranno suole esser causa della distruzione della tirannide.
Cap. IX —Della maniera barbara che usano i tiranni della prima specie pessima per mantenersi in istato; e i tre capi principali, a’ quali si appoggiano.
Cap. X — Nuove arti usate dal tiranno per assicurarsi e stabilirsi maggiormente nella tirannide, per il piú tolte da Aristotele.
Cap. XI — Che il tiranno per primo strumento di conservarsi si serve della religione, se bene fintamente.
Cap. XII — Il tiranno fra le principali massime per conservarsi ha l’ingannare, promettendo ancora con giuramento, e non attende poi alle promesse.
Cap. XIII — Altre massime della tirannide pessima per conservarsi, tolte pure da Aristotele.
Cap. XIV — Altre ragioni di stato tiranniche della prima specie.
Cap. XV — Altri eccessi tirannici introdotti sotto ragion di stato.
Cap. XVI — Della ragion di stato della seconda sorte della tirannide, nella quale simulatamente si va imitando in molte cose il re.
Cap. XVII — Si persevera in mostrare le massime, insegnate da Aristotele, che deve usare il tiranno della seconda specie per conservarsi nel suo stato.