Deh follemente desïati argenti
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Questo testo fa parte della raccolta Le vendemmie di Parnaso
XXXIII
Deh follemente desïati argenti,
E Potosi miniera!
Corra colà chi con ricchezza spera
Ammorzare i tormenti.
5Sì lontani conforti io non conosco;
Conosco di buon vin buone inguistare:
D’april m’infioro; e se il Centauro appare
Nell’aspro ciel, dono alle fiamme il bosco.
Morte passeggia le città possenti
10Non punto men che un’aja,
E co’ superbi re sua falce appaja
Il villan guidarmenti.