De gli horologi solari nelle superficie piane/Dedica
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Dedica
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Rà gli honoratissimi saggi, che da V.S. Illustrissima si danno al Mondo, d’essere procreata in nobilissima patria e di nobilissima famiglia, si dee annoverare per uno de i più chiari, l’inclinazione ch’ella tiene à gli studij, & alla coltivazione del suo felicissimo ingegno; cercando adornarlo con la notizia esquisita delle arti, e scienze più pregiate. Frà le quali, come principalissime sono le Matematiche, così ella v’attende con assiduità, e diligenza maggiore; e certo con gran ragione, poiche queste possono recarle infito aiuto, e splendore nel maneggiare le Guerre, e nel condurre gli Esserciti Reali, come hanno fatto gloriosamente, e più volte i Predecessori suoi. Vedendo io per tanto, che V.S. Illustriss. tal’hora hà mostrato molto gusto di quella parte, che da’ professori di esse, vien detta Gnomonica, hò creduto, che non sia per vedere se non voluntieri queste mie considerazioni; quali elle si sieno; della fabrica de gli Horologi solari; tanto più, che è molto ben ragionevole, che io creda, che chi dispensa utilmente il tempo, si compiaccia ancora intendere la ragione di compatirlo. Gradisca dunque V.S. Illustriss. questo picciol testimonio della mia osservanza, con la quale suole ricevere gli ossequi della servitù mia, e favorir me stesso. Con che baciandole humilmente le mani, aspetto di veder in breve, ch’ Italia sia per goder quei frutti, che con molta ragione in così acerba età si promette dalla singolare virtù sua.
Di Milano il giorno 8. di Febraro 1614.