D.L. 25 giugno 2008, n. 112 - Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico/I

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27 marzo 2010 75% diritto

Titolo I

FINALITA' E AMBITO DI INTERVENTO



  • IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  • Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
  • Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di emanare

disposizioni urgenti finalizzate alla promozione dello sviluppo economico e alla competitivita' del Paese, anche mediante l'adozione di misure volte alla semplificazione dei procedimenti amministrativi concernenti, in particolare, la liberta' di iniziativa economica, nonche' a restituire potere di acquisto alle famiglie, a garantire la razionalizzazione, l'efficienza e l'economicita' dell'organizzazione amministrativa, oltre che la necessaria semplificazione dei procedimenti giudiziari incidenti su tali ambiti;

  • Ritenuta, altresi', la straordinaria necessita' ed urgenza di

emanare disposizioni per garantire la stabilizzazione della finanza pubblica, al fine di garantire il rispetto degli impegni in sede internazionale ed europea indispensabili, nell'attuale quadro di finanza pubblica, per il conseguimento dei connessi obiettivi di stabilita' e crescita assunti;

  • Ravvisata, inoltre, la straordinaria necessita' ed urgenza di

emanare le connesse disposizioni dirette a garantire gli interventi di perequazione tributaria occorrenti per il rispetto dei citati vincoli;

  • Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella

riunione del 18 giugno 2008;

  • Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei

Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, per la pubblica amministrazione e l'innovazione, del lavoro, della salute e delle politiche sociali e per la semplificazione normativa;

E m a n a

il seguente decreto-legge:

Art. 1.

Finalita' e ambito di intervento

1. Le disposizioni del presente decreto comprendono le misure necessarie e urgenti per attuare, a decorrere dalla seconda meta' dell'esercizio finanziario in corso, un intervento organico diretto a conseguire, unitamente agli altri provvedimenti indicati nel Documento di programmazione economica e finanziaria per il 2009:

  • a) un obiettivo di indebitamento netto delle amministrazioni

pubbliche che risulti pari al 2,5 per cento del PIL nel 2008 e, conseguentemente, al 2 per cento nel 2009, all'1 per cento nel 2010 e allo 0,1 per cento nel 2011 nonche' a mantenere il rapporto tra debito pubblico e PIL entro valori non superiori al 103,9 per cento nel 2008, al 102,7 per cento nel 2009, al 100,4 per cento nel 2010 ed al 97,2 per cento nel 2011;