D'un ramo di mirto il brando vo' adorno

greco

Callistrato Antichità 1886 Achille Giulio Danesi Indice:Poesie_greche.djvu Poesie letteratura D’un ramo di mirto il brando vo’ adorno Intestazione 23 febbraio 2011 100% Poesie

Questo testo fa parte della raccolta Poesie greche


[p. 36 modifica]

D’un ramo di mirto il brando vo’ adorno;
     Armodio e Aristògito[1] sì l’ebber quel giorno,

[p. 37 modifica]

Che l’empio tiranno trafissero a morte
Le infami spezzando d’Atene ritorte.
O Armodio diletto; morto esser non dei:
Nell’isole[2] sacre ne dicon che sei,
Là dove si stanno piè ratto il Pelide
E pur Dïomede, il fiero Tidide.
D’un ramo di mirto il brando vo’adorno
Armodio e Aristògito si l’ebber quel giorno,
Allor che in Atene la morte a recare
Ei corsero a Ipparco tiranno sull’are[3].
Armodio e Aristògito diletti, sull’ali
Di gloria voi sempre sarete immortali,
Chè all’empio tiranno voi deste la morte,
Le infami spezzando d’Atene ritorte[4].


Note

  1. Per Aristogitone
  2. Le isole dei beati.
  3. Lett. nei sacrifizi
  4. Questo canto veniva spessissimo cantato nei conviti.