Contro i detrattori delle sue tragedie (Alfieri, 1912)
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XII
Contro i detrattori delle sue tragedie
Mi trovan duro?
Anch’io lo so
Pensar li fo.
Taccia ho d’oscuro?
Mi schiarirà
poi libertà.
1783 Poesie Letteratura Contro i detrattori delle sue tragedie Intestazione 7 maggio 2008 25% poesie
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<dc:title> Contro i detrattori delle sue tragedie </dc:title> <dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator> <dc:date>1783</dc:date> <dc:subject>Poesie</dc:subject> <dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights> <dc:rights>GFDL</dc:rights> <dc:relation></dc:relation> <dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Contro_i_detrattori_delle_sue_tragedie_(Alfieri,_1912)&oldid=-</dc:identifier> <dc:revisiondatestamp>20201101010331</dc:revisiondatestamp> //it.wikisource.org/w/index.php?title=Contro_i_detrattori_delle_sue_tragedie_(Alfieri,_1912)&oldid=- 20201101010331
Contro i detrattori delle sue tragedie
Mi trovan duro?
Anch’io lo so
Pensar li fo.
Taccia ho d’oscuro?
Mi schiarirà
poi libertà.