Contra la invidia
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CONTRA LA INVIDIA
E va d’averno al più profondo chiostro,
Crudo, spietato, abominevol mostro,
4Che vai spargendo ogn’hor toschi e veleni:
Non fan per te luochi di gioia pieni,
Che mestitia ti dan le gemme, e l’ostro,
E le rovine, e l’esterminio nostro
8Sono i giardini tuoi fioriti, ameni.
O nemica di Dio, peste d’amore,
Che sol nel pianto altrui tempri la sete,
11E ti pasci d’affanno, e di dolore.
Fuggi crudel, che un generoso core
Sdegna, nè può patir tuoi lacci, ò rete,
14Nè dove regni tu, regna valore.