Comunicare il museo con i social media: il caso Caltagirone/Introduzione

Introduzione

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Capitolo1

Questa tesi, osservando attentamente che anche il settore culturale, insieme alle sue stesse istituzioni, ha visto aumentare negli ultimi anni il suo interesse verso l’utilizzo degli strumenti di comunicazione digitale, essenziali, oggi come non mai, per la valorizzazione e la divulgazione del proprio patrimonio artistico – culturale, si propone di analizzare in particolare l’ambito museale, approfondendo soprattutto la tematica relativa al processo evolutivo dell’istituzione museale nell’era del web 2.0 e la pianificazione e attuazione della comunicazione digitale nel museo, intesa come strumento attraverso il quale rendere attivi e partecipi i propri pubblici.

La tesi si compone di tre capitoli. Il primo capitolo è una sezione di carattere introduttiva, in cui si tenta di analizzare il mondo museale nella sua interezza. Partendo dall’etimologia del termine “museo”, si è cercato di delineare una strada che conduca alla definizione appropriata dell’ICOM. Successivamente si è analizzata la relazione che intercorre tra gestione pubblica e privata, concentrando la nostra attenzione soprattutto sul sostanziale bisogno della stretta collaborazione tra settore pubblico e privato. Per di più, più avanti vengono trattati il tema relativo al pubblico museale, del quale, secondo molti museologi, è più opportuno parlare in termini di “pubblici” dei musei, e il tema relativo alle forme della comunicazione museale, ovvero la comunicazione verso l’interno e verso l’esterno, on – site, off – site e outreach. Infine l’ultimo paragrafo verte sulla tematica della pianificazione e attuazione in ambito museale della strategia di marketing, rientrando, anche quest’ultimo, tra le varie forme di comunicazione verso l’esterno. Il secondo capitolo è una sezione a carattere più specifica, che prende in esame l’istituzione museale vista strettamente in relazione alla tecnologia della realtà digitale del web 2.0. In particolar modo, viene approfondita la tematica relativa all’utilizzo dei tre principali canali digitali del web partecipativo: quello dei social media, quello dell’immersività e quello della mobilità. L’ultimo paragrafo, invece, è dedicato al caso italiano, esaminandone il tipo di gestione museale, le politiche di digitalizzazione per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio artistico – culturale nazionale ed infine i punti di debolezza che sempre più sopraffanno il sistema museale dell’Italia. Il terzo ed ultimo capitolo prende le forme di un vero e proprio caso studio concernente la Pubblica amministrazione (PA) e i musei civici in rete. In particolar modo, si cerca di descrivere lo stato dell’arte della presenza on – line della PA, la quale deve divulgare non solo i contenuti di carattere politico – amministrativo, ma anche i contenuti relativi al patrimonio artistico – culturale locale e, quindi, anche ai Musei civici del comune specifico: nel nostro caso quelli del Comune di Caltagirone. A tale proposito, l’ultimo paragrafo è dedicato all’analisi storica ed, ancor di più, all’analisi benchmark dei Musei civici del suddetto comune. Per concludere, nella medesima sezione, abbiamo voluto inserire anche l’obbiettivo principale che ci siamo posti nello stilare questa tesi, ovvero quello di mostrare e dimostrare come i musei, locali o nazionali che siano, possano migliorare ed innovarsi sia attraverso l’impiego delle nuove tecnologie digitali del web 2.0 sia attraverso l’attuazione di una efficace e attenta strategia di marketing museale.