Compendio della dottrina cristiana/Catechismo maggiore/Parte terza/Capo IV
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Capo IV.
Dei precetti della Chiesa.
§ 1. - Dei precetti della Chiesa in generale.
D. Oltre i comandamenti di Dio, che altro dobbiamo noi osservare?
R. Oltre i comandamenti di Dio noi dobbiamo osservare i precetti della Chiesa.
D. Siamo noi obbligati ad obbedire alla Chiesa?
R. Senza dubbio siamo obbligati ad obbedire alla Chiesa, perchè Gesù Cristo medesimo lo comanda, e perchè i precetti della Chiesa aiutano ad osservare i comandamenti di Dio.
D. Quando comincia l’obbligo di osservare i precetti della Chiesa?
R. L’obbligo di osservare i precetti della Chiesa generalmente incomincia dall’uso di ragione.
D. È peccato trasgredire un precetto della Chiesa?
R. Il trasgredire avvertitamente un precetto della Chiesa in materia grave è peccato mortale.
D. Chi può dispensare da un precetto della Chiesa?
R. Da un precetto della Chiesa può dispensare solamente il Papa, e chi da lui ne ha ricevute le facoltà.
D. Quanti e quali sono i precetti della Chiesa?
R. I Precetti della Chiesa sono cinque:
§ 2. - Del primo precetto della Chiesa.
D. Che cosa ci ordina il primo precetto o comandamento della Chiesa: Ascoltare la Messa tutte le domeniche e le altre feste comandate?
R. Il primo precetto della Chiesa: Ascoltare la Messa tutte le domeniche e le altre feste comandate, ci ordina di assistere con divozione alla santa Messa in tutte le domeniche e nelle altre feste di precetto.
D. Qual’è la Messa alla quale la Chiesa desidera che si assista nelle domeniche e nelle altre feste di precetto?
R. La Messa alla quale la Chiesa desidera che possibilmente si assista nelle domeniche e nelle altre feste di precetto è la Messa parrocchiale.
D. Perchè la Chiesa raccomanda ai fedeli di assistere alla Messa parrocchiale?
R. La Chiesa raccomanda ai fedeli di assistere alla Messa parrocchiale: 1.º affinchè quelli che appartengono alla stessa parrocchia si uniscano a pregare insieme col parroco che è loro capo; 2.º affinchè i parrocchiani partecipino maggiormente al santo sacrificio, che è applicato principalmente per loro; 3.º affinchè ascoltino le verità del Vangelo che i parrochi hanno obbligo di esporre nella santa Messa; 4.º affinchè vengano a conoscere le prescrizioni e gli avvisi che si pubblicano in detta Messa.
D. Che cosa vuol dire: domenica?
R. Domenica vuol dire giorno del Signore, cioè giorno specialmente consacrato al divino servizio.
D. Perchè nel primo comandamento della Chiesa si fa menzione speciale della domenica?
R. Nel primo comandamento della Chiesa si fa menzione speciale della domenica, perchè essa è la festa principale presso i cristiani, come il sabato era la festa principale presso gli ebrei, istituita da Dio stesso.
D. Quali altre feste ha istituito la Chiesa?
R. La Chiesa ha istituito anche le feste di nostro Signore, della SSm̃a Vergine, degli Angeli e dei Santi.
D. Perchè la Chiesa ha istituito altre feste di nostro Signore?
R. La Chiesa ha istituito altre feste di nostro Signore in memoria de’ suoi divini misteri.
D. Le feste della SSm̃a Vergine, degli Angeli e dei Santi perchè sono state istituite?
R. Le feste della santissima Vergine, degli Angeli e dei Santi, sono state istituite 1.º in memoria delle grazie che Dio loro ha fatte, e per ringraziarne la divina bontà; 2.º affinchè noi li onoriamo, imitiamo i loro esempi e siamo aiutati dalle loro preghiere.
§ 3. - Del secondo precetto della Chiesa.
D. Che cosa ci ordina il secondo precetto della Chiesa con le parole: Digiunare i giorni comandati?
R. Il secondo precetto della Chiesa con le parole: Digiunare i giorni comandati, ci ordina di osservare il digiuno: 1.º nella Quaresima; 2.º in alcuni giorni dell’Avvento, dove ciò è prescritto; 3.º nelle quattro tempora; 4.º in alcune vigilie.
D. In che consiste il digiuno?
R. Il digiuno consiste nel fare un solo pasto al giorno e nell’astenersi dai cibi vietati.
D. Nei giorni di digiuno, si può fare la sera una piccola refezione?
R. Per condiscendenza della Chiesa si può, nei giorni di digiuno, fare un po’ di refezione alla sera.
D. A che serve il digiuno?
R. Il digiuno serve a meglio disporci all’orazione, a fare penitenza dei peccati commessi e preservarci dal commetterne dei nuovi.
D. Chi è obbligato al digiuno?
R. Al digiuno sono obbligati tutti i cristiani, che hanno compiuto ventun anno e che non sono o dispensati o scusati da legittimo impedimento.
D. Quelli che non hanno l’obbligo del digiuno sono affatto esenti dalla mortificazione?
R. Quelli che non hanno l’obbligo del digiuno non sono affatto esenti dalla mortificazione, perchè siamo tutti obbligati a fare penitenza.
D. Per qual fine è stata istituita la Quaresima?
R. La Quaresima è stata istituita per imitare in qualche modo il rigoroso digiuno di quaranta giorni che Gesù Cristo fece nel deserto, e per prepararci col mezzo della penitenza a celebrare santamente la Pasqua.
D. Per qual fine è stato istituito il digiuno dell’Avvento?
R. Il digiuno dell’Avvento è stato istituito per disporci a celebrare santamente il Natale di N. S. Gesù Cristo.
D. Per qual fine è stato istituito il digiuno delle quattro tempora?
R. Il digiuno delle quattro tempora, è stato istituito per consacrare ogni stagione dell’anno con la penitenza di alcuni giorni; per domandare a Dio la conservazione dei frutti della terra; per ringraziarlo dei frutti già dati, e per pregarlo di dare alla sua Chiesa dei buoni ministri, dei quali si fa l’ordinazione nei sabati delle quattro tempora.
D. Per qual fine è stato istituito il digiuno delle vigilie?
R. Il digiuno delle vigilie è stato istituito per prepararci a celebrare santamente le feste principali.
D. Che cosa ci è proibito nel venerdì e nel sabato non dispensato?
R. Nel venerdì e nel sabato non dispensato, ci è proibito il mangiar carne, eccettuato il caso di necessità.
D. Perchè la Chiesa ha voluto che ci asteniamo dal mangiar carne in questi giorni?
R. Acciocchè facciamo penitenza in ogni settimana, e massime il venerdì in onore della Passione, ed il sabato in memoria della sepoltura di Gesù Cristo, e in onore di Maria SSm̃a.
§ 4. - Del terzo precetto della Chiesa.
D. Che cosa ci comanda la Chiesa colle parole del terzo precetto: Confessarsi almeno una volta l’anno?
R. Con le parole del terzo precetto: Confessarsi almeno una volta l’anno, la Chiesa obbliga tutti i cristiani, che sono giunti all’uso di ragione, ad accostarsi almeno una volta l’anno al sacramento della Penitenza.
D. Qual è il tempo più opportuno per soddisfare al precetto della Confessione annuale?
R. Il tempo più opportuno per soddisfare al precetto della confessione annuale è la Quaresima secondo l’uso introdotto e approvato da tutta la Chiesa.
D. Perchè la Chiesa dice che ci confessiamo almeno una volta l’anno?
R. La Chiesa dice: almeno, per farci conoscere il suo desiderio che ci accostiamo più spesso ai santi sacramenti.
D. È dunque cosa utile confessarsi spesso?
R. È cosa utilissima confessarsi spesso, massimamente perchè è difficile che si confessi bene e si tenga lontano dal peccato mortale chi si confessa di rado.
D. Che cosa ci prescrive la Chiesa con le altre parole del terzo precetto: Comunicarsi almeno alla Pasqua di Risurrezione, ciascuno nella propria parrocchia?
R. Con le altre parole del terzo precetto: Comunicarsi almeno alla Pasqua di Risurrezione, ciascuno nella propria parrocchia, la Chiesa obbliga tutti i cristiani che sono arrivati all’età della discrezione, a ricevere ogni anno la santissima Eucaristia nella propria parrocchia durante il tempo pasquale.
D. Siamo in altro tempo, fuori di Pasqua, obbligati a comunicarci?
R. Siamo obbligati a comunicarci anche in pericolo di morte.
D. Perchè si dice che ci comunichiamo almeno alla Pasqua?
R. Perchè la Chiesa desidera vivamente che non solo alla Pasqua di Risurrezione; ma il più spesso possibile ci accostiamo alla santa Comunione, che è il divino nutrimento delle anime nostre.
D. Si soddisfa questo precetto con una confessione, o comunione sacrilega.
R. Chi facesse una confessione e comunione sacrilega non soddisfa al terzo precetto della Chiesa, perchè l’intenzione della Chiesa è che si ricevano questi sacramenti pel fine per cui furono istituiti, cioè per la nostra santificazione.
§ 5. - Del quarto precetto della Chiesa.
D. Come si osserva il quarto precetto della Chiesa: Pagar le decime dovute alla Chiesa?
R. Il quarto precetto: 'Pagar le decime dovute alla Chiesa, si osserva col pagare quelle offerte o prestazioni che sono state stabilite per riconoscere il supremo dominio che Iddio ha sopra tutte le cose, e per provvedere all’onesta sussistenza de’ suoi ministri.
D. Come si devono pagare le decime?
R. Le decime si devono pagare di quelle cose e in quel modo che porta la consuetudine dei luoghi.
§ 6. - Del quinto precetto della Chiesa.
D. Che cosa ci proibisce la Chiesa nel quinto precetto: Non celebrare le nozze nei tempi proibiti?
R. Nel quinto precetto la Chiesa non vieta la celebrazione del sacramento del Matrimonio; ma soltanto la solennità delle nozze dalla prima domenica dell’Avvento sino all’Epifania, e dal primo giorno di Quaresima sino all’ottava di Pasqua.
D. Quale è la solennità delle nozze proibita?
R. La solennità proibita da questo precetto consiste nella Messa propria degli sposi, nella benedizione nuziale, e nella pompa straordinaria delle nozze.
D. Perchè le dimostrazioni di pompa non convengono nell’Avvento e nella Quaresima?
R. Le dimostrazioni di pompa non convengono nell’Avvento e nella Quaresima, perchè questi sono tempi specialmente consacrati alla penitenza e all’orazione.