Compendio della dottrina cristiana/Catechismo maggiore/Parte prima/Capo X

Catechismo maggiore - Parte prima - Capo X

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Capo X.
Del nono articolo.

§ 1. - Della Chiesa in generale.

D. Che cosa c’insegna il nono articolo: la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi?

R. Il nono articolo del Credo c’insegna che Gesù Cristo ha fondato sulla terra una società visibile che si chiama Chiesa cattolica e che tutte le persone che fanno parte di questa Chiesa sono in comunione tra loro.

D. Perchè dopo l’articolo che tratta dello Spirito Santo si parla subito della Chiesa cattolica?

R. Dopo l’articolo che tratta dello Spirito [p. 107 modifica]Santo si parla subito della Chiesa cattolica per indicare che tutta la santità della Chiesa medesima deriva dallo Spirito Santo, il quale è l’autore di ogni santità.

D. Che cosa vuol dire questa parola Chiesa?

R. La parola Chiesa vuol dire convocazione o adunanza di molte persone.

D. Chi ci ha convocati o chiamati alla Chiesa di Gesù Cristo?

R. Noi siamo stati chiamati alla Chiesa di Gesù Cristo da una grazia particolare di Dio, affinchè col lume della fede e l’osservanza della divina legge gli rendiamo il debito culto e per veniamo alla vita eterna.

D. Dove si trovano i membri della Chiesa?

R. I membri della Chiesa si trovano parte in cielo, e formano la Chiesa trionfante; parte nel purgatorio, e formano la Chiesa purgante; parte sulla terra e formano la Chiesa militante.

D. Queste diverse parti della Chiesa costituiscono una sola Chiesa?

R. Sì, queste diverse parti della Chiesa costituiscono una sola Chiesa ed un solo corpo, perchè hanno il medesimo capo che è Gesù Cristo, il medesimo spirito che le anima e le unisce, e il medesimo fine che è la felicità eterna, la quale si gode già dagli uni e si aspetta dagli altri.

D. A qual parte della Chiesa si riferisce principalmente questo nono articolo?

R. Questo nono articolo del Credo si rife[p. 108 modifica]risce principalmente alla Chiesa militante, che è la Chiesa nella quale noi siamo attualmente.

§ 2. - Della Chiesa in particolare.

D. Che cosa è la Chiesa cattolica?

R. La Chiesa cattolica è la società o congregazione di tutti i battezzati che, vivendo sulla terra, professano la stessa fede e legge di Cristo, partecipano agli stessi sacramenti, e obbediscono ai legittimi Pastori, principalmente al Romano Pontefice.

D. Dite distintamente che cosa è necessario per esser membro della Chiesa?

R. Per esser membro della Chiesa è necessario esser battezzato, credere e professare la dottrina di Gesù Cristo, partecipare ai medesimi sacramenti, riconoscere il Papa e gli altri legittimi Pastori della Chiesa.

D. Chi sono i legittimi Pastori della Chiesa?

R. I legittimi Pastori della Chiesa, sono il Romano Pontefice, cioè il Papa, che è il Pastore universale, ed i Vescovi. Inoltre, sotto la dipendenza dei Vescovi e del Papa, hanno parte nell’officio di pastori gli altri sacerdoti e specialmente i parrochi.

D. Perchè dite che il Romano Pontefice è il Pastore universale della Chiesa?

R. Perchè Gesù Cristo disse a san Pietro, primo Papa: «Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa, e darò a te [p. 109 modifica]le chiavi del regno de’ cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato anche in cielo, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche in cielo». E gli disse ancora: «Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle».

D. Non appartengono dunque alla Chiesa di Gesù Cristo tante società di uomini battezzati che non riconoscono il Romano Pontefice per loro capo?

R. No, tutti coloro che non riconoscono il Romano Pontefice per loro capo, non appartengono alla Chiesa di Gesù Cristo.

D. Come si può distinguere la Chiesa di Gesù Cristo da tante società o sette fondate dagli uomini e che si dicono cristiane?

R. Da tante società o sette fondate dagli uomini, che si dicono cristiane, si può facilmente distinguere la vera Chiesa di Gesù Cristo per quattro contrassegni. Essa è Una, Santa, Cattolica e Apostolica.

D. Perchè la Chiesa si dice Una?

R. La vera Chiesa si dice Una, perchè i suoi figli, di qualunque tempo e luogo, sono uniti fra loro nella medesima fede, nel medesimo culto, nella medesima legge e nella partecipazione dei medesimi sacramenti, sotto un medesimo capo visibile, il Romano Pontefice.

D. Non vi potrebbero essere più Chiese?

R. No, non vi possono essere più Chiese, perchè siccome vi è un solo Dio, una sola Fede e un solo Battesimo, così non vi è, e non vi può essere che una sola vera Chiesa. [p. 110 modifica]

D. Ma non si chiamano Chiese anche i fedeli uniti insieme di una nazione, o di una diocesi?

R. Si chiamano Chiese anche i fedeli uniti insieme di una nazione o di una diocesi, ma sono sempre porzioni della Chiesa universale e formano con essa una Chiesa sola.

D. Perchè la vera Chiesa si dice Santa?

R. La vera Chiesa si dice Santa, perchè santo è il suo capo invisibile, che è Gesù Cristo, santi sono molti suoi membri, santi sono la sua fede, la sua legge, i suoi sacramenti, e fuori di essa non vi è nè vi può essere vera santità.

D. Perchè la Chiesa si chiama Cattolica?

R. La vera Chiesa si chiama Cattolica, che vuol dire universale, perchè abbraccia i fedeli di tutti i tempi, di tutti i luoghi, di ogni età e condizione, e tutti gli uomini del mondo sono chiamati a farne parte.

D. Perchè la Chiesa si chiama inoltre Apostolica?

R. La vera Chiesa si chiama inoltre Apostolica, perchè rimonta senza interruzione fino agli Apostoli; perchè crede ed insegna tutto ciò che hanno creduto e insegnato gli Apostoli; e perchè è guidata e governata dai loro legittimi successori.

D. E perchè la vera Chiesa si chiama anche Romana?

R. La vera Chiesa si chiama anche Romana, perchè i quattro caratteri dell’unità, santità, cattolicità, e apostolicità si riscontrano solo nella [p. 111 modifica]Chiesa che riconosce per capo il Vescovo di Roma, successore di san Pietro.

D. Come è costituita la Chiesa di Gesù Cristo?

R. La Chiesa di Gesù Cristo è costituita come una vera e perfetta società; ed in essa, come in una persona morale possiamo distinguere l’anima e il corpo.

D. In che consiste l’anima della Chiesa?

R. L’anima della Chiesa consiste in ciò che essa ha d’interno e spirituale, cioè la fede, la speranza, la carità, i doni della grazia e dello Spirito Santo e tutti i celesti tesori che le sono derivati pei meriti di Cristo Redentore e dei Santi.

D. Il corpo della Chiesa in che consiste?

R. Il corpo della Chiesa consiste in ciò che essa ha di visibile e di esterno, sia nella associazione dei congregati, sia nel culto e nel ministero d’insegnamento, sia nel suo esterno ordine e governo.

D. Per salvarsi basta l’essere comunque membro della Chiesa cattolica?

R. No, non basta per salvarsi l’essere comunque membro della Chiesa cattolica, ma bisogna esserne membro vivo.

D. Quali sono i membri vivi della Chiesa?

R. I membri vivi della Chiesa sono tutti e solamente i giusti, quelli cioè, che sono attualmente in grazia di Dio.

D. E quali ne sono i membri morti?

R. Membri morti della Chiesa sono i fedeli che trovansi in peccato mortale. [p. 112 modifica]

D. Può alcuno salvarsi fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana?

R. No, fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana nessuno può salvarsi, come niuno potè salvarsi dal diluvio fuori dell’Arca di Noè, che era figura di questa Chiesa.

D. Come dunque si sono salvati gli antichi Patriarchi, i Profeti e tutti gli altri giusti dell’antico Testamento?

R. Tutti i giusti dell’antico Testamento si sono salvati in virtù della fede che avevano in Cristo venturo, per mezzo della quale essi già appartenevano spiritualmente a questa Chiesa.

D. Ma chi si trovasse, senza sua colpa, fuori della Chiesa, potrebbe salvarsi?

R. Chi, trovandosi senza sua colpa, ossia in buona fede, fuori della Chiesa, avesse ricevuto il Battesimo, o ne avesse il desiderio almeno implicito; cercasse inoltre sinceramente la verità e compisse la volontà di Dio come meglio può; benchè separato dal corpo della Chiesa, sarebbe unito all’anima di lei e quindi in via di salute.

D. E chi essendo pur membro della Chiesa cattolica non mettesse in pratica gl’insegnamenti di essa, si salverebbe?

R. Chi, essendo pur membro della Chiesa cattolica, non mettesse in pratica gli insegnamenti di essa, ne sarebbe membro morto e perciò non si salverebbe, perchè per la salute di un adulto si richiede non solo il battesimo e la fede, ma le opere altresì conformi alla fede. [p. 113 modifica]

D. Siamo noi obbligati a credere tutte le verità che la Chiesa c’insegna?

R. Sì, noi siamo obbligati a credere tutte le verità che la Chiesa c’insegna, e Gesù Cristo dichiara che chi non crede è già condannato.

D. Siamo altresì obbligati a fare tutto quello che la Chiesa comanda?

R. Sì, siamo obbligati a fare tutto quello che la Chiesa comanda, perchè Gesù Cristo ha detto ai Pastori della Chiesa: «Chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza voi, disprezza me».

D. Può sbagliare la Chiesa nelle cose che ci propone a credere?

R. No, nelle cose che ci propone a credere, la Chiesa non può sbagliare, perchè secondo la promessa di Gesù Cristo ella è perennemente assistita dallo Spirito Santo.

D. La Chiesa cattolica è dunque infallibile?

R. Sì, la Chiesa cattolica è infallibile, epperò quelli che rifiutano le sue definizioni perdono la fede e diventano eretici.

D. La Chiesa cattolica può essere distrutta o perire?

R. No; la Chiesa cattolica può essere perseguitata, ma non può essere distrutta, nè perire. Ella durerà sino alla fine del mondo, perchè sino alla fine del mondo Gesù Cristo sarà con lei, come ha promesso.

D. Perchè è tanto perseguitata la Chiesa cattolica?

R. La Chiesa cattolica è tanto perseguitata [p. 114 modifica]perchè fu così perseguitato anche il suo divin Fondatore e, perchè riprova i vizi, combatte le passioni e condanna tutte le ingiustizie e tutti gli errori.

D. Vi sono altri doveri dei cattolici verso la Chiesa?

R. Ogni cattolico deve avere per la Chiesa un amore illimitato, riputarsi infinitamente onorato e felice di appartenerle, e adoprarsi alla gloria e all’incremento di lei con tutti quei mezzi che sono in suo potere.

§ 3. - Della Chiesa docente e della Chiesa discente.

D. Vi è distinzione alcuna fra i membri che compongono la Chiesa?

R. Fra i membri che compongono la Chiesa vi è distinzione notevolissima, perchè vi è chi comanda e chi obbedisce, chi ammaestra e chi è ammaestrato.

D. Come si chiama quella parte della Chiesa che ammaestra?

R. La parte della Chiesa che ammaestra si chiama docente ossia insegnante.

D. La parte della Chiesa che viene ammaestrata come si chiama?

R. La parte della Chiesa che viene ammaestrata si chiama discente.

D. Chi ha stabilito questa distinzione nella Chiesa?

R. Questa distinzione nella Chiesa l’ha stabilita Gesù Cristo medesimo. [p. 115 modifica]

D. La Chiesa docente e la Chiesa discente sono dunque due Chiese distinte?

R. La Chiesa docente e la Chiesa discente sono due parti distinte di una sola e medesima Chiesa come nel corpo umano il capo è distinto dalle altre membra e tuttavia forma con esse un corpo solo.

D. Da chi si compone la Chiesa docente?

R. La Chiesa docente si compone di tutti i Vescovi con a capo il Romano Pontefice, sia che si trovino dispersi, sia che si trovino congregati in Concilio.

D. E la Chiesa discente di chi è composta?

R. La Chiesa discente è composta di tutti i fedeli.

D. Quali persone adunque hanno nella Chiesa l’autorità d’insegnare?

R. L’autorità d’insegnare nella Chiesa l’hanno il Papa e i Vescovi, e sotto la loro dipendenza, gli altri sacri ministri.

D. Siamo noi obbligati ad ascoltare la Chiesa docente?

R. Sì, senza dubbio, siamo tutti obbligati ad ascoltare la Chiesa docente sotto pena di eterna condanna, perchè Gesù Cristo disse ai Pastori della Chiesa, nella persona degli Apostoli: «Chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza voi disprezza me».

D. Oltre l’autorità d’insegnare, ha la Chiesa qualche altro potere?

R. Sì, oltre l’autorità d’insegnare, la Chiesa [p. 116 modifica]ha specialmente il potere di amministrare le cose sante, di far leggi e di esigerne l’osservanza.

D. Il potere che hanno i membri della gerarchia ecclesiastica viene dal popolo?

R. Il potere che hanno i membri della gerarchia ecclesiastica non viene dal popolo, e sarebbe eresia il dirlo, ma viene unicamente da Dio.

D. A chi spetta l’esercizio di questi poteri?

R. L’esercizio di questi poteri spetta unicamente al ceto gerarchico, vale a dire al Papa e ai Vescovi a lui subordinati.

§ 4. - Del Papa e dei Vescovi.

D. Chi è il Papa?

R. Il Papa, che noi chiamiamo pure il Sommo Pontefice, o anche il Romano Pontefice, è il successore di san Pietro nella Cattedra di Roma, il Vicario di Gesù Cristo sulla terra e il capo visibile della Chiesa.

D. Perchè il Romano Pontefice è successore di san Pietro?

R. Il Romano Pontefice è successore di S. Pietro, perchè S. Pietro nella sua persona riunì la dignità di Vescovo di Roma e di capo della Chiesa; stabilì in Roma per divina disposizione la sua sede e ivi morì, perciò chi viene eletto vescovo di Roma è anche l’erede di tutta la sua autorità.

D. Perchè il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù Cristo?

R. Il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù [p. 117 modifica]Cristo, perchè lo rappresenta sopra la terra e ne fa le veci nel governo della Chiesa.

D. Perchè il Romano Pontefice è capo visibile della Chiesa?

R. Il Romano Pontefice è il capo visibile della Chiesa, perchè egli la regge visibilmente coll’autorità medesima di Gesù Cristo, che ne è il capo invisibile.

D. Qual’è dunque la dignità del Papa?

R. La dignità del Papa è la massima fra tutte le dignità della terra, e gli dà potere supremo ed immediato sopra tutti e singoli i Pastori e i fedeli.

D. Può errare il Papa nell’ammaestrare la Chiesa?

R. Il Papa non può errare, ossia è infallibile nelle definizioni che riguardano la fede e i costumi.

D. Per qual motivo il Papa è infallibile?

R. Il Papa è infallibile per la promessa di Gesù Cristo e per la continua assistenza dello Spirito Santo.

D. Quando è che il Papa è infallibile?

R. Il Papa è infallibile allora soltanto che nella sua qualità di Pastore e Maestro di tutti i cristiani, in virtù della suprema sua apostolica autorità, definisce una dottrina intorno alla fede o ai costumi da tenersi da tutta la Chiesa.

D. Chi non credesse alle solenni definizioni del Papa, quale peccato commetterebbe?

R. Chi non credesse alle definizioni solenni [p. 118 modifica]del Papa, o anche solo ne dubitasse, peccherebbe contro la fede, e se rimanesse ostinato in questa incredulità, non sarebbe più cattolico, ma eretico.

D. Per qual fine Dio ha concesso al Papa il dono della infallibilità?

R. Dio ha concesso al Papa il dono della infallibilità affinchè tutti siamo certi e sicuri della verità che la Chiesa insegna.

D. Quando fu definito che il Papa è infallibile?

R. Che il Papa è infallibile fu definito dalla Chiesa nel Concilio Vaticano, e se alcuno presumesse di contraddire a questa definizione sarebbe eretico e scomunicato.

D. La Chiesa nel definire che il Papa è infallibile ha forse stabilito una nuova verità di fede?

R. No, la Chiesa nel definire che il Papa è infallibile non ha stabilito una nuova verità di fede, ma solo, per opporsi a nuovi errori, ha definito che l’infallibilità del Papa, contenuta già nella Sacra Scrittura e nella Tradizione, è una verità rivelata da Dio, e quindi da credersi come dogma o articolo di fede.

D. Come deve comportarsi ogni cattolico verso il Papa?

R. Ogni cattolico deve riconoscere il Papa, qual Padre, Pastore e Maestro universale e stare a lui unito di mente e di cuore.

D. Dopo il Papa, quali sono per divina istituzione i personaggi più venerandi nella Chiesa?

R. Dopo il Papa, per divina istituzione i [p. 119 modifica]personaggi più venerandi della Chiesa sono i Vescovi.

D. Chi sono i Vescovi?

R. I Vescovi sono i pastori dei fedeli, posti dallo Spirito Santo a reggere la Chiesa di Dio nelle sedi a loro affidate, sotto la dipendenza del Romano Pontefice.

D. Che cosa è il Vescovo nella propria diocesi?

R. Il Vescovo nella propria diocesi è il Pastore legittimo, il Padre, il Maestro, il superiore di tutti i fedeli, ecclesiastici e laici, che appartengono alla diocesi stessa.

D. Perchè il Vescovo si chiama Pastore legittimo?

R. Il Vescovo si chiama Pastore legittimo perchè la giurisdizione, ossia il potere che ha di governare i fedeli della propria diocesi, gli è stato conferito secondo le norme e le leggi della Chiesa.

D. Di chi sono successori il Papa e i Vescovi?

R. Il Papa è il successore di S. Pietro principe degli Apostoli, e i Vescovi sono i successori degli Apostoli, in ciò che riguarda il governo ordinario della Chiesa.

D. Deve il fedele stare unito al proprio Vescovo?

R. Sì, ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve stare unito di mente e di cuore al proprio Vescovo in grazia e comunione con la Sede Apostolica. [p. 120 modifica]

D. Come deve comportarsi il fedele col proprio Vescovo?

R. Ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve riverire, amare e onorare il proprio Vescovo, e prestargli obbedienza in tutto ciò che si riferisce alla cura delle anime è al governo spirituale della diocesi.

D. Da chi è aiutato il Vescovo nella cura delle anime?

R. Il Vescovo nella cura delle anime è aiutato dai sacerdoti, e principalmente dai parrochi.

D. Chi è il Parroco?

R. Il Parroco è un sacerdote deputato a presiedere e dirigere, sotto la dipendenza del Vescovo, una porzione della diocesi che chiamasi parrocchia.

D. Quali doveri hanno i fedeli verso il loro parroco?

R. I fedeli devono tenersi uniti al loro parroco, ascoltarlo docilmente e professargli rispetto e sommissione in tutto ciò che riguarda la cura della parrocchia.

§ 5. - Della comunione dei santi.

D. Che cosa c’insegna il nono articolo del Credo con quelle parole: la comunione dei santi?

R. Con le parole: la comunione dei santi, il nono articolo del Credo c’insegna che nella Chiesa, per l’intima unione che esiste tra tutti i suoi membri, sono comuni i beni spirituali, così interni come esterni, che le appartengono. [p. 121 modifica]

D. Quali sono nella Chiesa i beni comuni interni?

R. I beni comuni interni nella Chiesa sono: la grazia che si riceve nei sacramenti, la fede, la speranza, la carità, i meriti infiniti di Gesù Cristo, i meriti sovrabbondanti della Vergine e dei Santi, e il frutto di tutte le opere buone che in essa Chiesa si fanno.

D. Quali sono i beni esterni comuni nella Chiesa?

R. I beni esterni comuni nella Chiesa sono: i sacramenti, il sacrificio della santa Messa, le pubbliche preghiere, le funzioni religiose e tutte le altre pratiche esteriori che uniscono insieme i fedeli.

D. In questa comunione di beni entrano tutti i figli della Chiesa?

R. Nella comunione dei beni interni entrano i cristiani, i quali sono in grazia di Dio; quelli poi che sono in peccato mortale non partecipano di questi beni.

D. Perchè non partecipano di questi beni quelli che sono in peccato mortale?

R. Perchè la grazia di Dio è quella che unisce i fedeli con Dio e tra loro: e perciò quelli che sono in peccato mortale, essendo senza la grazia di Dio, sono esclusi dalla comunione dei beni spirituali.

D. Dunque i cristiani che sono in peccato mortale non hanno alcun vantaggio dai beni interni e spirituali della Chiesa?

R. I cristiani che sono in peccato mortale [p. 122 modifica]hanno ancora qualche vantaggio dai beni interni e spirituali della Chiesa de’ quali son privi, in quanto essi conservano il carattere del cristiano che è indelebile, e sono aiutati dalle orazioni e dalle buone opere dei fedeli ad ottenere la grazia di convertirsi a Dio.

D. Quelli che sono in peccato mortale possono partecipare dei beni esterni della Chiesa?

R, Quelli che sono in peccato mortale possono partecipare dei beni esterni della Chiesa, se pure non siano separati dalla Chiesa con la scomunica.

D. Perchè i membri di questa comunione presi insieme, si chiamano santi?

R. I membri di questa comunione si chiamano santi perchè tutti sono chiamati alla santità e furono santificati per mezzo del Battesimo, e molti di essi sono già pervenuti alla perfetta santità.

D. La comunione dei santi si estende ella anche al cielo e al purgatorio?

R. Sì, la comunione dei santi si estende anche al cielo e al purgatorio, perchè la carità unisce le tre Chiese: trionfante, purgante e militante; e i Santi pregano Iddio per noi e per le anime del purgatorio, e noi diamo onore e gloria ai Santi e possiamo sollevare le anime del purgatorio, applicando in loro suffragio Messe, elemosine, indulgenze e altre opere buone. [p. 123 modifica]

§ 6. - Di coloro che sono fuori della Chiesa.

D. Chi sono quelli che non appartengono alla comunione dei santi?

R. Non appartengono alla comunione dei santi nell’altra vita i dannati ed in questa coloro che si trovano fuori della vera Chiesa.

D. Chi sono quelli che si trovano fuori della vera Chiesa?

R. Si trovano fuori della vera Chiesa gli infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.

D. Chi sono gl’infedeli?

R. Gl’infedeli sono quelli che non hanno il Battesimo e non credono in Gesù Cristo; sia perchè credono e adorano false divinità, come gl’idolatri; sia perchè pure ammettendo l’unico vero Dio, non credono in Cristo Messia, nè come venuto nella persona di Gesù Cristo, nè come venturo, tali sono i maomettani ed altri somiglianti.

D. Chi sono gli ebrei?

R. Gli ebrei sono quelli che professano la legge di Mosè; non hanno ricevuto il battesimo e non credono in Gesù Cristo.

D. Chi sono gli eretici?

R. Gli eretici sono i battezzati che ricusano con pertinacia di credere qualche verità rivelata da Dio e insegnata come di fede dalla Chiesa cattolica, per esempio gli ariani, i nestoriani, e le varie sette dei protestanti. [p. 124 modifica]

D. Chi sono gli apostati?

R. Gli apostati sono coloro che abiurano, ossia rinnegano con atto esterno la fede cattolica, che prima professavano.

D. Chi sono gli scismatici?

R. Gli scismatici sono i cristiani che, non negando esplicitamente alcun domma, si separano volontariamente dalla Chiesa di Gesù Cristo, ossia dai legittimi pastori.

D. Chi sono gli scomunicati?

R. Gli scomunicati sono quelli che per mancanze gravissime vengono colpiti di scomunica dal Papa, o dal Vescovo, e sono quindi, siccome indegni, separati dal corpo della Chiesa, la quale aspetta e desidera la loro conversione.

D. Si deve temere la scomunica?

R. La scomunica si deve temere grandemente, perchè è la pena più grave e più terribile che la Chiesa possa infliggere a’ suoi figli ribelli ed ostinati.

D. Di quali beni rimangono privi gli scomunicati?

R. Gli scomunicati rimangono privi delle preghiere pubbliche, dei sacramenti, delle indulgenze e della sepoltura ecclesiastica.

D. Possiamo noi giovare in qualche modo agli scomunicati?

R. Noi possiamo giovare in qualche modo agli scomunicati e a tutti gli altri che sono fuori della vera Chiesa, con salutari avvisi, colle orazioni e colle buone opere, supplicando Iddio [p. 125 modifica]che per sua misericordia conceda loro la grazia di convertirsi alla fede e di entrare nella comunione dei Santi.