Ciceruacchio e Don Pirlone/Documenti/XX
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Documento N. XX.1
N. 3908.
- Eccellenza,
Non dubitando non sia a cuore dell’Eccellenza vostra la buona armonia, il contentamento e Tordine disciplinare della legione civica affidatami, mi trovo costretto significarle essere opportunissimo e convenientissimo di accrescere il soldo degli individui militi di bajocchi cinque per testa, siccome fu il primo divisamente di codesto Ministero.
Le frequenti lagnanze che pervengono agli uffiziali dalle rispettive compagnie ha (sic) indotto parte di essi a rinunciare provvisoriamente ad una quota del proprio soldo a beneficio de’ militi, migliorandone il rancio ad una condizione più conveniente alle abitudini della maggior parte. Mi affretto perciò nel partecipare alla Eccellenza vostra questa urgentissima circostanza onde sia mantenuto lo spirito della legione e vengano esonerati prestamente gli uffiziali dal sagrificio, che si addossavano volonterosamente per liberare i militi loro.
Del resto io non posso che compiacermi della condotta di ambedue i battaglioni a cui desiderando di togliere ogni pretesto di lamentanza e di disagio, volli fosse migliorata la qualità del pane, e mi arbitrai perciò di disporre che la pagnotta ordinaria venisse partita in due, e si confezionassero di più salubre pasta aumentandone il prezzo di un bajocco.
Oggi uscivano i battaglioni ad una passeggiata pei prati prossimi alla città, ove ordinate alcune evoluzioni e composti due quadrati si lesse un mio ordine del giorno di lode e di eccitamento ai militi insieme al proclama di re Carlo Alberto ed al dispaccio ossequiatissimo dell’Eccellenza vostra, giunto in quel punto, il quale mosse la legione intera al più vivo entusiasmo, sicchè per essa io la rendo grazie distintissime.
Scritta la presente riprenderò la marcia per Otricoli e Narni, ove spero condurre la colonna prima della sera del domani. Rimarranno però in Civita Castellana quattro militi, impossibilitati per infermità verificata a proseguire il viaggio. Essi alloggiano nell’albergo del Moro raccomandati caldamente.
Sono nell’ansietà di udire secondate dall’Eccellenza vostra le urgenze su espresse, mentre con profonda reverenza me le protesto di nuovo,
Dell’E. V.
- Di Civita Castellana, 28 marzo 1848, ore 12 pom.
Devotissimo, umilissimo, obbligatissimo Natale Del Grande. |
PS. — Il generale Ferrari che giunge in questo punto recando la nuova che il soldo fu aumentato a baiocchi 15, rimane senza effetto la prima parte della presente.
Note
- ↑ Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 23, Copertina 112. La lettera è tutta di carattere del tenente-colonnello Natale Del Grande.