Che guardi, e pensi, Pellegrin divoto?
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Enea Antonio Bonini
V1
Che guardi, e pensi, Pellegrin divoto?
Questo è avello d’Antonio, e sono questi
Di lui gli alti prodigi, e manifesti,
4Che appesi stanno al sacro tempio in voto.
Guarda: quei son navigli, ch’Austro e Noto
A franger dal lor rege invan fur desti,
Quei sono i naviganti afflitti e mesti,
8Questo è un nocchier, che sta confuso e immoto.
Guarda quanti a perigli e a morbi tolse,
Quanti a maligni spirti! oh quanti a morte!
11Vè quanti lacci, e quanti ne disciolse!
Guarda quella di gravi anella attorte.
Catena infranta! Una al mio piè ne sciolse,
14Ben mi ricordo: ahi quanto era più forte!
Note
- ↑ Per Sant’Antonio di Padova.