Cecco, io ti prego per virtù di quella
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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
Cecco, io ti prego per virtù di quella
Ch’è della mente tua pennello e guida,
Che tu scorra per me di stella in stella
Nell’alto ciel, seguendo la più fida:
E di’ chi m’assecura e chi mi sfida5
E qual per me è laïda e qual bella,
Perchè rimedio la mia vita grida
(E so da tal giudizio non s’appella);
E se m’è buon di gire a quella pietra
Dov’è fondato il gran tempio di Giove10
O star lungo ’l bel Fiore o gire altrove,
O se cessar della tempesta tetra
Che sopra ’l genital mio terren piove.
Dimmelo, o Tolomeo che ’l vero trove.