Carta di Fonte Avellana
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1996
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Carta di Fonte Avellana – Progetto per l'Appennino (2016)
I firmatari aderiscono all'integrazione della Carta di Fonte Avellana, ne fanno propri tutti i contenuti e si impegnano a
- applicare per quanto di loro competenza, i principi e gli strumenti indicati dalla Carta di Fonte Avellana e dalla Strategia per le aree interne, allo scopo di promuovere occasioni diffuse di lavoro, residenza e presidio del territorio, mediante la realizzazione di interventi di sviluppo locale basati sulle attività di sistemazione salvaguardia e messa in sicurezza del territorio e più in generale su tutte le attività di sviluppo rurale anche in applicazione dei principi dell'economia circolare;
- riconoscere nelle Unioni montane l'ente istituzionale dei Comuni per il governo omogeneo delle aree interne e montane;
- attivare, nell'ambito della programmazione europea, nazionale e regionale, le azioni e gli investimenti pubblici utili ad attuare nelle aree interne e montane un grande progetto di lavoro, occupazione e messa in sicurezza del territorio, attraverso la promozione di questo metodo in ogni tavolo concertativo di settore già previsto nell'ordinamento regionale;
- utilizzare le norme europee, nazionali e regionali della legislazione speciale per la montagna, applicare le clausole sociali e ambientali e le disposizioni a favore delle piccole e medie imprese locali al fine di incentivare l'occupazione dei residenti, l'insediamento di nuova residenza e il consolidamento delle attività imprenditoriali nel settore primario, delle attività artigiane e turistiche ad esso collegate e delle iniziative economiche svolte dal terzo settore;
- favorire il ricorso agli strumenti, ivi compresi quelli presenti nella legislazione regionale, che consentono di utilizzare i patrimoni agricolo-forestali e i beni agro-silvo-pastorali pubblici e privati, in particolare quelli in abbandono, quale risorsa da valorizzare a fini ambientali e produttivi, dando continuità alle attività di salvaguardia del territorio e favorendo forme di associazionismo e di partenariato pubblico-privato fra gli enti locali, le imprese, le cooperative e le PMI, e le altre forme di gestione associata dei terreni e delle risorse naturali;
- istituire, con cadenza annuale, il "Premio Appennino" consistente in una riproduzione dell'Orologio dell'Appennino da assegnare a chi realizza, in una o più parti, esperienze concrete che attuino gli impegni assunti con il presente documento.