Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/L'avara Babilonia à colmo il sacco
Questo testo è completo. |
Francesco Petrarca - Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) (XIV secolo)
L'avara Babilonia à colmo il sacco
◄ | Fiamma dal ciel su le tue treccie piova | Fontana di dolore, albergo d'ira | ► |
L’avara Babilonia à colmo il sacco
d’ira di Dio, e di vitii empii et rei,
tanto che scoppia, ed à fatti suoi dèi
non Giove et Palla, ma Venere et Bacco.
5Aspectando ragion mi struggo et fiacco;
ma pur novo soldan veggio per lei,
lo qual farà, non già quand’io vorrei,
sol una sede, et quella fia in Baldacco.
Gl’idoli suoi sarranno in terra sparsi,
10et le torre superbe, al ciel nemiche,
e i suoi torrer’ di for come dentro arsi.
Anime belle et di virtute amiche
terranno il mondo; et poi vedrem lui farsi
aurëo tutto, et pien de l’opre antiche.