Canti del Friuli/Primavera udinese

Primavera udinese

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Irene di Spilimbergo Tra le rovine di Aquileia
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XIII.




Primavera udinese

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Quando ride primavera nell’azzurro,
quando scherza tra le fronde giovinette
l’aura tiepida d’aprile,
4dal Castello d’Udine

s’apre, tutta di bagliori circonfusa,
la montagna, e sembra il piano un gran lago
di verzura, seminato
8di isole fantastiche;

un giardino di smeraldo, dove in fiore
peschi e mandorli sorridono all’incanto
dell’eterno incantatore,
12al buon sole italico.

Ed ancora pei tortuosi sentieriuoli
galeotti forse va, come Dianora
giva un tempo, silenziosa
16tra le amiche garrule,

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qualche bella, cui susurra, birichina
come un tempo, l’aura: scegliere conviene
tra il focoso innamorato
20e il marito placido.





[p. 79 modifica]Nota. — Madonna Bianora. Decamerone Giornata 10.a Novella 5.a