Cangia in ruvida spoglia, in corda irsuta
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Questo testo fa parte della raccolta Girolamo Fontanella
XVIII
LA MADDALENA
Cangia in ruvida spoglia, in corda irsuta,
questa bella pentita il manto adorno,
pompa di vanitá, fregio di scorno,
di caduca ricchezza ombra caduta.
Prima, tra lussi in maestá seduta,
mille ricche vedea cortine intorno;
or mira, entro selvaggio ermo soggiorno,
con frondosi ricami edra intessuta.
Trïonfa ella del mondo, illustre ed alma,
non piú con armi di beltá profana,
ed ha sotto una palma oggi la palma.
Cosí, presso una limpida fontana,
de le lagrime sue purgando l’alma,
ov’era Citerea, sembra Dïana.