Donato Bramante

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XXI XXIII
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XXII. *



     Le gambe mie vorrian cambiar la pelle
Chè questa pare aver la elefantia
Anzi gli è giunta drento la moria
4E par nei varchi aver le codeselle.

     Ella ha tanti pertugi e finestrelle
Che più non ha grattugia, o gelosia,
Benchè da bollettin chiusa ne sia
8Più che non ha Ferrara in sue gabelle.

     Le mie ginocchia stan sempre a balconi
Per vagheggiar di Monna bianca il viso
11Ch'el foro fa fuggir spesso i...
 
     Onde ne segue tosto all'improvviso
Che 'l vien dal varcar giù de' taloni
14Tal che i calcagni poi scopion da riso.

     Così me spesso avviso
D'esser talor giuncata e tal cicogna
17Pensa Vesconte quel che arìa bisogno