Donato Bramante

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IX XI
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X.



     Dolce desir per cui sì amara vita
Lieto sostengo e spero ogni dì peggio,
Poichè sì fiero un sì bel volto veggio
4E drento agli occhi sua morte scolpita,

     Cangiati ormai, vedi che 'l ciel t'invita
Col sangue del suo re vendut' a pregio
Alleva li occhi a quel supremo seggio
8Dove l'anima a Dio si rimarita.

     Queste cose frangibili e mortali
Che pajon così belle in prima vista,
11Tutte son corto bene e lungo male,

     E chi le segue più biasimo acquista.
Dunque rivolgi a Dio le stanche ale,
14Ch'alcuno indarno a lui mai si contrista.