Boccon in terr'a piè l'uscio di Pina

Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti Boccon in terr'a piè l'uscio di Pina Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Quando 'l Zeppa entra 'n santo, usa di dire Per cotanto ferruzzo, Zeppa, dimi
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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CXXIX

Il poeta ha sorpreso un dialoghetto tra Mino e la sua amante.

Boccon in terr’a piè l’uscio di Pina,
dipo le tre, trovai Min Zeppa stare;
ed i’ mi stett’e comincia’ ascoltare,
4e seria stato infine a la mattina,
se tanto fosse durata la lena,
che cominciat’ave’, del favellare;
ché que’ diceva di volervi entrare,
8e quella li rispos’: — Or quest’è fina!
— Almen piglia da me questi danari,
cosí, come ti cale del mi’occhio:
11si n’avra’ giá un paio di calzari.
— Va’ pian, amor, un poco, cli’i’ sconocchio:
se fosscr buon, tu li avresti piú cari;
14va’col malanno; e’fuòr ili Capocchio! —