Bestiario moralizzato di Gubbio/53. Del gufo

53. Del gufo

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52. De l'arzillo 54. Del parpalione

 
Lo gufo per la sua deformitate
non vole nello giorno conparere;
la nocte va ciercando le contrate,
4mangia li ucelli ke trova dormire.

De la significanza, bello frate,
de’ ne lo core tuo far sentire:
la parola k’à[ne] profunditate
8de intendimento non se de’ orrire.

Li gufi so’ i nimici deformati:
vano de nocte, k’ei so’ en tenebria,
11e mangiano li ucelli dormitori:

ciò so’ li peccatori desviati,
ke van dormendo la nocte e la dia
14nelle vane rikeze e nelli onori.