Bestiario moralizzato di Gubbio/17. Del mosteto

17. Del mosteto

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16. De la tigra 18. De l'orsa

 
La fera k[e] à[ne] nome [lo] mosteto
àne uno corno imezo de la fronte,
lo quale è forte, de splendor repleto,
4kon ke passa le lame e le gionte;

e non pò stare preso né secreto,
e non teme pas[s]are estremo ponte .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . [-eto]
8. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . [-onte]

Per priego, per dalmaggio, per paura
no lasciarai de dir la veritade.
11Però [te] guarda, amico, ciò ke fai;

da ke non temi dir la diritura,
refrena si la mala volontade
14ké non si’ preso quando passarai.


Note

  1. Unicorno o liocorno