Bergamo e sue valli, Brescia e sue valli, Lago d'Iseo, Valcamonica/VIII

Val di Scalve

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VII IX


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CAPITOLO VIII.


VAL DI SCALVE




1. Ponte Selva-Vilminore e Schilpario.

Da Bergamo a Ponte Selva colla ferrovia di Valle Seriana v. cap. VII.

Sortendo dalla stazione si lascia a s. la strada per Bondione e le Cascate del Serio (v. cap. VII), si passa, sopra un bel ponte, il Serio e s’incomincia una rapida salita.

Appena passato il ponte, a s. vedasi una mulattiera che in 20 min. circa attraversando una pineta conduce alla Ponte di Groppino (v. più avanti).

Dopo diverse rivolte, la strada diventa quasi piana ed attraversa una zona tutta coperta da prati e pini silvestri.

A 2 km. ½ circa incontrasi una chiesetta eretta in memoria della pestilenza che infierì nella valle nel XV secolo.

A s. della chiesetta si diparte la via che conduce alle Fonti di Groppino (20 min. circa), acqua alcolina-magnesiaca e litiosa, leggermente iodurata. È una raccomandabile stazione estiva.

La via continua leggermente in salita.

5 km. Clusone (648 m.; 4100 ab.), l’antica Clausonium, giace in bella posizione ai piedi di un colle sopra un vasto altipiano.

È meta, durante la stagione estiva, di molti villeggianti.

Nella parrocchiale, grandiosa, vedonsi pregevoli sculture del Fantoni e nella vicina cappella dei Disciplini, si ammira un affresco di autore ignoto del 1485, rappresentante

il Trionfo e la Danza della Morte (danza macabra), con figure alquanto più grandi del vero, e che è certamente il più bello di tal genere che si conosca.

La torre del Palazzo Comunale possiede un orologio di movimento complicatissimo del celebre Fanzago che, qui ebbe i suoi natali.

[p. 77 modifica]Passeggiate ed Escursioni:

1. al Pizzo Formico (1637 m.). Comoda salita, in 2 ore, passando per la chiesetta di S. Lencio (1027 m.) e dalla vetta discesa in altre 2 ore a Gandino in valle Seriana (v. cap. VII).

2. ad Ardesio (7 km.), per la carrozzabile che corre lungo la s. del Serio e va a riunirsi, al ponte di Briolta, alla strada per Bondione e Cascate del Serio (v. cap. VII).

3. a Lovere sul lago d’Iseo (v. cap. IX), per una bellissima carrozzabile (17 km.) ohe percorre la valle Borlezza.

La strada segue il lato N. dell’altipiano.

7 km. Rovetta (660 m.), patria dei celebri scultori ed intagliatori Fantoni, nella casa dei quali conservansi alcuni modelli e lavori eseguiti da loro.

Nella chiesa dipinti del Tiepolo e di Lorenzo Lotto.

8 km. Fino del Monte, ove sbocca la strada che passando per Songavazzo, raggiunge quella che da Clusone conduce a Lovere sul Lago d’Iseo, (v. cap. IX).

La via sale continuamente.

13 km. Castione (870 m.; 2150 ab.). Degno di nota il campanile eseguito su disegno del Fantoni.

Da Castione si può fare l’ascensione

1. della Presolana per la pittoresca valle dei Mulini ed il passo di Pozzera.

2. del monte Pora (1879 m.; 3 ore) molto raccomandabile al geologo.

Dopo 2 km. circa si passa fra i villaggi di Bratto e Dorga (1000 m.), frequentati da villeggianti durante la stagione estiva.

A Dorga si stacca un sentiero che in 2 ore conduce al Passo di Varè, fra i monti Lantana (1615 m.) e Pora e di là in altre 2 ore con ripidissima discesa ad Angolo (v. più. avanti).

La strada continua a salire con parecchie risvolte da Valle del Borlezza e costeggiando il lato S. della Presolana raggiunge a

14 km. il passo del Giogo di Castione o di Scalve (1293 m.), fra la Presolana ed il Monte Scanapà (1637 m.).

20 km. la Cantoniera (1281 m.), in bellissima posizione e punto di partenza per molte escursioni.

Dalla Cantoniera si va a Lovere (6 ore), per la vetta dello Scanapà e del Pora. Gita amenissima.

Passata la Cantoniera, la strada si svolge con tourniques lungo i fianchi della Presolana, dominando il profondo burrone del Dezzo. A

24 km. il Castello (900 m.), casupola ove si stacca una carrozzabile di circa 4 km. che conduce quasi in piano al paese di Colere (1006 m.).

27 km. Dezzo (745 m.), ove la strada si riunisce a quella proveniente da Lovere in Val Camonica (v. più avanti).

Dezzo è pure riunita da una rotabile ad Azzone (km. 2 ½; 972 m.) ed a Colere (4 km.).

[p. 79 modifica]La strada risale la destra del fiume, lascia a s. una rotabile la quale, per la Val Nembo, conduce in 1 ora a Teveno (1448 m.).

27 km. S. Andrea (850 m.), ove la carrozzabile si biforca.

Il ramo a sinistra, superando un forte pendio, conduce a

29 km. Vilminore (1018 m.; 800 ab.), capoluogo della valle, possiede una chiesa ed un campanile monumentali, gli avanzi d’una antica torre, ed il vecchio palazzo Pretorio.

Nella chiesa si ammirano molti bei quadri di Arrigo Albrici, nativo di qui, di Tanzio Querena, del Cavagna, dei Palma e del Moretto.

Quello di destra mette a

33 km. Schilpario (1135 m.; 1300 ab.), raccomandato soggiorno estivo; è situato verso il fondo della Valle, sulla riva del Dezzo, in mezzo a magnifiche selve di abeti e di faggi.

Nella parrocchiale vedesi un bel monumento, opera del Benzoni e dedicato alla memoria del Cardinale Angelo Mai. († 1855), che qui è nato, e nella sacristia si conservano gli arredi sacri che gli appartenevano ed un suo ritratto dipinto dal Coghetti.

Schilpario è riunito a Vilminore oltre che per la provinciale fin qui seguita, da una rotabile (6 km.) che passa per Vilmaggiore (1088 m.), che dista 2 km. da Vilminore.

Passeggiate ed Escursioni:

1. a Breno per Dezzo e per Gioghetto di Palme (1272 m.). Da Vilminore 7 ore per una comoda strada che corre a sinistra del torrente Dezzo, fra faggi e praterie e passa a Pradella (1083 m.) e a occidente del Pizzo Camino, ad Azzone (972 m.), villaggio pittorescamente situato e comunicante con Dezzo a mezzo di una buona rotabile di circa 2 km. Un sentiero mulattiero sale (1 ora ½) al Passo che trovasi fra il monte Costone (1913 m.) e la Corna Mozza (2386 m.). Di là scende pei prati di Paline alla Croce di Salven (1113 m.) e a Borno (900 m., 1500 ab., 1 ora circa). Da Borno a Breno (342 m.) per una mulattiera che lungo il torrente Torbiolo passa per il convento dell’Annunciata (700 m.) e va in 1 ora ¼) al ponte di Esine, sulla strada della Val Camonica (a 7 km. da Breno); oppure per un’altra mulattiera che per Ossimo Inferiore (753 m.) e Malegno (325 m.) sbocca in 2 ore a 1 km. da Breno capoluogo di circondario a 330 m. 3000 ab. Da Dezzo una piccola mulattiera per Dosso e per Paline (1105 m.) va a Borno in 3 ore ½ circa.

2. a Breno per il Passo d’Ezendola (1973 m.) Da Schilpario per una mulattiera si va in 2 ore ½ per la Val d’Epolo e il Roccolo Mei (m. 1630) al Passo, oppure vi si giunge più brevemente per

[p. 81 modifica]un ripido sentiero che sale dalla valletta d’Ezendola. Dal Passo è facile l’ascensione al M. Ezendola (2177 m., 1 ora). Si discende dal Passo a Breno in 4 ore per l’alpe Burnega (1575 m.), Sucinva (850 m.) e Malegno.

3. a Breno e Capo di Ponte per la valle Glegna ed il passo Campelli (1892 m.). Da Schilpario ai Fondi (m. 1229) buona rotabile lungo il torrente Dezza, (sentiero interessante che abbrevia). Dai Fondi una mulattiera sale la val Campelli, continuazione di quella del Dezza, e per la Malga di Cima di Bosco (1563 m.) e la Malga alta di Campelli (1840 m.), giunge al Passo Campelli. Ricca flora. Discesa per la val Glegna; presso le baite del Mella (1562 m.) depositi di minerale di ferro scavati dai monti Cüel (2196 m.) e Elto (2148 m.), situati fra val Glegna e val di Paisco, due valli comunicanti per i passi di Tinerli (2111 m.), del Garzeto (2031 m.) e del Gabigno (1981 m.), quest’ultimo assai più frequentato. Dalle baite del Mella, pel Passo delle Blese (2197 m.) e i passi di Baione (2180 m.), a villa di Lozio (3 ore 1/2).

Dopo le baite del Mella la mulattiera che scende dal Passo Campelli conduce in 2 ore circa a Capo di Ponte (362 m.), sulla strada della val Camonica a 10 km. da Breno e a 20 km. da Edolo; un’altra mulattiera segue la riva sinistra del torrente e pure in 2 ore, per Pescarzo, conduce a Capo di Ponte, è però meno frequentata.

4. ad Edolo per il Passo del Zovetto o della Crocetta (1819 m.). Un piccolo sentiero riunisce a questo passo in 1/2 ora il Passo Campelli (v. sopra). Per giungervi da Schilpario, si va fino alla Malga di Cima di Bosco (v. passo Campelli), poi si sale a N.-E. lungo il fianco meridionale del M. Colli e per Malga Arena (1653 m.), vi si arriva in 3/4 d’ora. Poco lontano trovansi delle cave di ferro e di barite. Dal Passo, discesa in val di Paisco per la Malga Gardena superiore (1590 m.) il Forno di Loveno (1176 m.), a Paisco (853 m.), dove la strada si biforca: l’una sbocca sulla strada nazionale della val Camonica a Malonno 8 km. a sud di Edolo (700 m.), l’altra segue il torrente e riesce sulla medesima strada ma a 4 km. più in basso di Malonno.

5. al Belvedere d’Aprica e Tresenda per il Passo:

a). del Venerocolo (2315 m.). — Da Schilpario si sale la valle del Venerocolo e vi si giunge in 4 ore circa, passando per diversi laghetti. Bella vista. Discesa nella valle Venerocolina diramazione di quella di Belviso. Pel Forno di Belviso (1440 m.) al Belvedere di Aprica e a Tresenda che trovasi a 9 km. da Tirano (v. guida Lampugnani: Valtellina, Engadina, Spluga).

b). di Demignone (2561 m.). — Da Schilpario in 5 ore tanto per la valle del Venerocolo e la cresta del M. Bognaviso (2288 m.) quanto per la valle di Venano. Ripida discesa in 2 ore al Forno di Belviso (v. sopra).

c). di Venano o di Vo (2350 m.); dei Carbonai (2382 m.) e dei Solegà o Pila (2330 m.). — Da Schilpario, per la valle di Venano percorsa dal torrente Vo, affluente del Dezzo, e chiusa fra i Monti Tornello e Bognaviso. Tutti e tre si raggiungono in 4 ore. La discesa si fa per Val di Pila, fino al Forno di Belviso (1 ora l/2).

d). Belviso (2531 m.). — Da Vilminore per la val di Gleno, ricca di pascoli, strada mulattiera pel ponte delle corne Strette, fino alle ultime malghe (1950 m.), poi per un ripido sentiero si raggiunge il Passo (4 ore); si scende per la val Pila (sentiero appena segnato), alla Malga del Bergamasco (2025 m.) e di là al Forno di Belviso (1440 m., v. sopra.).

6. a Bondione e Cascate del Serio, per il Passo della Manina (1797 m.). — Da Vilminore, vedi itinerario in senso inverso da Bondione, cap. VII.

7. a Ogna per il Passo dello Scagnello (2052 m.), e la Valzuria vedi itinerario in senso inverso, cap. VII.

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2. Da Vilminore e Schilpario a Lovere

per la Val d’Angolo.

Da Vilminore e Schilpario è d’uopo ripercorrere la carrozzabile fino a Dezzo (v. qui sopra, 1).

La via Val di Angolo o, come alcuni anche la chiamano, la Via Mala Bergamasca, fu tagliata a forza di mine nella roccia che fa da contrafforte della Presolana e che scende a serrare il fiume Dezzo contro lo alte roccie a picco che si trovano di fronte. Questa strada è davvero pittoresca. Il monte s’alza a picco a destra, il fiume scorre nel basso rasentando la linea della strada.

Dopo un chilometro da Dezzo arrivasi ad una prima galleria. Dopo il terzo chilometro un’altra galleria, dalla quale si esce per rientrare subito fin una terza, dove il getto d’acqua è tanto forte, che, acciò non porti via la strada, hanno dovuto opporre a quel getto un asse molto grossa che lo costringe contro la parete del monte incanalandone l’acqua sotto la strada. All’entrata della terza galleria, sopra un piccolo ripiano a sinistra, stanno i ruderi di un forno da calce, che deve aver servito alla costruzione dei manufatti; si incontra pure a sinistra della strada, una Cantoniera con un portichetto e la relativa casetta unita.

Al quinto chilometro la strada passa dal territorio bergamasco al bresciano.

Poco dopo si incontra la Cantoniera Bresciana, un portico con una casetta unita, sulla destra della strada.

Arrivasi finalmente ad Angolo, (433 m.; 860 ab.) che è il primo paese che si incontra.

Da Angolo si può salire ad Anfurro (815 m.; 240 ab.; 30 min.) ove dal sagrato della chiesa si ha una delle più belle viste della valle Camonica.

Da Angolo la strada volta a mattina e forma appunto un angolo a Gorzone dove si gira di nuovo verso mezzogiorno.

A questo punto si può abbandonare la strada tagliando l’angolo della via carrozzabile con una retta da Angolo a Bessimo: ed andare a Lovere passando per il Lago Moro.

Arrivati in capo al paese, si segue la strada campestre che va al così detto Cristo: una delle solite piante colla passione del Signore, dipinta. Bella, a sinistra, sopra un poggio erboso, la chiesina di S. Silvestro, col suo portichetto davanti, e la scaletta per salirvi, sul fianco destro.

[p. 84 modifica]Dal Cristo seguendo sempre la strada più larga che volge a destra e a poco a poco si innalza, si giunge ad un punto in cui si presenta al disotto a sinistra la distesa del Lago Moro; bel laghetto contenuto fra due dossi i quali s’abbassano gradatamente verso mattina sino a raggiungere il piano alla estremità del lago, dove questo ha la foce e dove si scorge un paesetto detto appunto Capolago.

La strada che si percorre si trova a una cinquantina di metri sopra il livello del lago, e continua poi sino a Bessimo superiore, scende a Bessimo inferiore e quindi alla strada provinciale percorsa dalla Guidovia Camuna (v. cap. X).

Invece di scendere a Bessimo si può continuare la strada, ridotta a sentiero, che, sopra Bessimo, scende diritta a Rogno pure sulla provinciale (v. cap. X).

Percorsi 2 km. si arriva

a 15 km. Casino Boario (225 m.), stabilimento di acque ferruginose-magnesiache, e più avanti a

15 km 1/2 Corna, stazioni della guidovia di Val Camonica (v. cap. X).



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La Danza Macabra - Grande affresco dipinto sulla chiesa di S. Bernardino in Clusone


La Danza Macabra — Grande affresco dipinto sulla chiesa di S. Bernardino in Clusone.



Cantoniera della Presolana


Cantoniera della Presolana.


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Fra Vilminore e Vilmaggiore


FRA VILMINORE E VILMAGGIORE.



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Vilminore


VILMINORE.



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Schilpario


SCHILPARIO.



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Lago Zuccotto — Passo d’Aviasco.