Ben l'alta mole di sì gran destriero
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XXV
PER LA MEDESIMA STATUA.
Ben l’alta mole di sì gran destriero
Stancar potea l’infaticabil mano
De’ fier Ciclopi, e ben potea Vulcano
4Porre a tant’opra l’immortal pensiero.
Non così per la Grecia il piè leggiero
Cillaro alzò sotto l’eroe Spartano;
Nè così Xanto per lo suol Trojano
8Raggirò sotto Achille il guardo altero.
Porían rinnovellar l’antica usanza
Le Muse eterne; e di bei rai coperto
11Sacrarlo nella piaggia alma e serena.
E d’ogni meraviglia il pregio avanza;
Ma lungo spazio è disuguale al merto
14Del gran Signor, che in lui sedendo, il frena,