Becchina, poi che tu mi fosti tolta
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
LIX
Quest’amara veritá gli ripete la stessa Becchiua.
— Becchina, poi che tu mi fosti tolta,
che giá è du’ anni e páionmi ben cento,
sempre l’anima mia è stata ’nvolta
4d’angoscia, di dolor e di tormento.
— Cecco, la pena tua credo sia molta,
ma piú sarebbe per lo mi’talento;
s’i’dico tort’o dritto, pur ascolta:
8perché non hai chi mi ti tolse spento?
— Becchina, ’l core non mi può soffrire,
po’ che per tua cagion ebbe la gioia,
11a neun modo, di farlo morire.
— Cecco, s’una cittá come fu Troia
oggima’ mi donassi, a lo ver dire,
14non la vorre’ per cavarti di noia. —