Apri lo sguardo, Alma infelice, e mira
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Cotta
XIX
Apri lo sguardo, Alma infelice, e mira;
Ben’otto lustri il viver nostro ha corso,
L’altre vien dietro, che ne preme il dorso;
E pur anco si tresca e si delira?
5E tempo omai, che all’indomabil’ira
Ponga Ragione imperiosa il morso;
Tempo è che volga a miglior’uso il corso
Del van piacer, che a lacrimar ne tira.
Andiamo, andiam, non per obliqua e ria
10Strada de’ vizi, ma ove gir conviene,
Se pur qualch’anno resta a noi di via.
Non torca il piè dal sommo ultimo Bene;
Che quanto più dal fine suo travia,
Tanto è minor dell’arrivar la spene.