Antro superbo, a me simile oh come
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pompeo di Monte Vecchio
III1
Antro superbo, a me simìle oh come
Colla durezza, e coll’orror ti rendi!
Tu da i difetti sol bellezza prendi,
Io dalle colpe ebbi di bella il nome.
5Tu poggi in Ciel colle selvose chiome,
a le membra nel suolo impegni, e stendi:
Io de’ pensieri innalzo al Ciel gl’incendi,
Ma de’ sensi ho sul cuor le terree some.
In te l’eco rimbomba, e nel mio cuore
10Lassa!, il rimorso: io son di falli piena,
E ancor tu sei di mostri albergatore.
Ma di noi chi maggior merti la pena
Poi non so, che siam rei d’eguale errore:
S’io la colpa ho nel sen, tu Maddalena.
Note
- ↑ Santa Maria Maddalena penitente alla sua grotta.