Ancor che l'aigua per lo foco lassi

Guido delle Colonne

XIII secolo Canzoni duecento Ancor che l'aigua per lo foco lassi Intestazione 10 aprile 2008 75% Poesie

 
Ancor che l’aigua per lo foco lassi
la sua grande freddura
non cangeria natura
s’alcun vasello in mezzo non vi stassi;
anzi averria senza lunga dimura5
che lo foco astutassi,
o che l’aigua seccassi;
ma per lo mezzo l’uno e l’autra dura.
Cusì, gentil criatura,
in me à mostrato Amore10
l’ardente suo valore:
che senza Amore er’aigua fredda e ghiaccia,
ma Amor m’à sì allumato
di foco che m’abraccia,
ch’eo fora consumato,15
se voi, donna sovrana,
non fustici mezzana
infra l’Amore e meve,
ca fa lo foco nascere di neve.

Immagine di neve si pò diri20
omo che no à sentore
d’amoroso calore:
ancor sia vivo, non si sa sbaudiri.
Amore è uno spirito d’ardore,
che non si pò vediri,25
ma sol per li sospiri
si fa sentire in quello ch’è amadore.
Cusì, donna d’aunore,
lo meo gran sospirare
vi por[r]ia certa fare30
de l’amorosa flamma, und’eo so involto;
e non so com’eo duro,
sì m’ave preso e tolto;
ma parm’ esser siguro
che molti altri amanti,35
per amor tutti quanti,
funo perduti a morti,
che non amaro quant’eo, nè sì forti.

Eo v’amo tanto, che mille fiate
in un’or mi s’arranca40
lo spirito che manca,
pensando, donna, la vostra beltate.
E lo disio c’ò lo cor m’abranca,
crescemi volontate,
mettemi ’n tempestate45
ogni penseri, chè mai non si stanca.
O colorita e blanca
gioia, de lo meo bene
speranza mi mantene;
e s’eo languisco non posso morire,50
ca, mentre viva sete,
eo non por[r]ia fallire,
ancor che fame e sete
lo corpo meo tormenti;
ma, sol ch’eo tegna menti55
vostra gaia persona,
obbrio la morte, tal forza mi dona.

Eo non credo sia quel[lo] ch’avia,
lo spirito che porto,
ched eo fora già morto,60
tant’ò passato male tuttavia;
lo spirito chi aggio, und’eo mi sporto,
credo lo vostro sia,
che nel meo petto stia
e abiti con meco in gioi e diporto.65
Or mi son bene accorto,
quando da voi mi venni,
che, quando mente tenni
vostro amoroso viso netto e chiaro,
li vostri occhi piagenti70
allora m’addobraro,
che mi tennero menti
e diedermi nascoso
uno spirto amoroso,
ch’assai mi fa più amare75
che no[n] amò null’altro, ciò mi pare.

La calamita, contano i saccenti
che trar[r]e non por[r]ia
lo ferro per maestria,
se no che l’aire in mezzo lu consenti;80
ancor che calamita petra sia,
l’altre petre neenti
non son cusì potenti
a traier, perchè non n’àno bailìa.
Così, madonna mia,85
l’Amor s’è apperceputo
che non m’avria potuto
traer a sè, se non fusse per vui.
E sì son donne assai,
m’àno nulla per cui90
eo mi movesse mai,
se non per voi, piagente,
in cui è fermamente
la forza e la vertuti.
Addonque prego l’Amor che m’aiuti.95