Alma città, che sovra i sette colli
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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
A
LMA città, che sovra i sette colliSeder solevi glorïosa e altera,
Com’è mutata la tua forma vera
4Dopo tante speranze e pensier folli!
Ben deve gli occhi aver di dolor molli,
Chi cagion è che ’l tuo bel nome pera,
Di Curj e Decj madre alta e severa,
8Che, morta ancora, l’altrui fama tolli.
Quel che poss’io, o mia diletta Roma,
II tuo cenere onoro, e le torri arse,
11Per cui superba già gran tempo andai.
Così dicendo, di pur ôr la chioma
Con mestissima mano in terra sparse
14Donna, che a pochi si mostrò giammai.