Alma Vittoria, che del Tebro in riva
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II1
Alma Vittoria, che del Tebro in riva
La voce in sì bei carmi un dì sciogliesti,
Che mille volte, e mille altrui potesti
Dubbio recar, se fossi donna, o diva;
5Questa, che da tua stirpe alta deriva,
E ch’or col dolce viso, e gli atti onesti
L’Adria innamora, ben dal Ciel vedesti
Qual sia di tua virtude immagin viva.
Io chiederei lo stil, che teco ai santi
10Cori portasti, esso che sol potrebbe
Spiegar di Agnese i pregi eccelsi e tanti:
Ma chi sa mai, se sua modestia avrebbe
Agrado poi di udire i propri vanti?
Ed allor quale stil se le dovrebbe?
Note
- ↑ A sua Eccell. la Sign. Princip. Agnese Colonna Borghese.