Adone/Nota al testo/19. L'esemplare di base
Questo testo è incompleto. |
◄ | Nota al testo - 18. Interventi congetturali | Errata corrige | ► |
19. - L’esemplare di base
La presente edizione dell ’Adone si è basata sull’esemplare di P conservato in Firenze presso la Biblioteca Riccardiana (segn. 1 .10790) costantemente controllato sull’esemplare del Fondo Bardi della Biblioteca della Facoltá di Lettere fiorentina, su quello della Palatina
51 di Parma (segn. BB.2.27002) e su quello posseduto dalla Facoltá di Magistero di Parma; nonché sulla copia anomala, segnalata dal Ferrerò, della Nazionale di Roma (segn. 201.Banc.IILA.77), che per cortesia delle rispettive Direzioni potemmo integralmente collazionare presso la Biblioteca Riccardiana sul testo-base prescelto. A parte l’anomalia del c. VII, tale Adone si conforma per tutto il resto agli altri esemplari a me noti di P. Né do notizia degli esemplari della prima edizione del poema da me solo saltuariamente e parzialmente confrontati.
Volli anche, per completezza di esame che andasse di lá dalle esigenze dell’approntamento di un testo critico, esaminare la fortuna delVAdone nelle successive edizioni secentesche, tutte esemplate (come giá aveva notato il Balsamo-Crivelli) su V. Ricordo l’edizione di Parigi, Sonnio, 1627, quella di Amsterdam (giá creduta Elzevier) 1651, da me ádite in piú esemplari presso biblioteche parmensi, ma in particolare l’edizione che lo Scaglia procurò a Venezia nel 1626 (Biblioteca Marucelliana, segn. 2.C.VII.39). Tale edizione ho integralmente coliazionato con V, per fugare il sospetto che in essa fossero potuti confluire materiali della abortita revisione romana. La presenza, in limine alla ’2b, del Preti (sonetto Alla Penna del Cavalier Marino)’, di quel Preti che insieme col Bruni il Marino, rifugiandosi in Napoli, aveva incaricato di sovraintendere alla revisione romana, poteva dar qualche fondamento a questo sospetto. Ma la ’26 ripete pedissequamente gli errori di V, aggiungendone di propri (solo in qualche caso lezioni erronee o equivoche di V vengono corrette risalendo, ma in modo capriccioso e rapsodico, a P). Carta, caratteri pessimi; si trattava di fare alla svelta: prima che la sospensione del poema voltasse risolutamente la pagina.
- *
Sette anni fa, a conclusione di questo lavoro, m’era grato ricordare, fra i molti amici cui toccava una doverosa gratitudine, quelli di Firenze e di Parma. Molti altri, oggi mi toccherebbe ricordare con loro, dunque non farò nomi. Oggi come allora, dedico questo Adone a mia moglie.