Adiecta (1905)/I/XXXIX
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PEI LIBERALI PENTITI
Lodiamo Iddio col cuore e col midollo
dell’anima e dell’ossa.
I penitenti con la corda al collo
4ritornano a Canossa!
Pei fangosi sentieri e per le vie
già poste in abbandono,
con un lungo alternar di litanie
8vanno a chieder perdono
ed il Pastor che lega e che discioglie
in cielo a suo talento,
apre le braccia e nell’ovil raccoglie
12il ravveduto armento.
Il terror della colpa e del peccato
aperse gli occhi a tutti.
Oh, il prete che di notte ha seminato,
16coglie di giorno i frutti!
Al tuo pie’ genuflesso eccoti a squadre
il popol tuo devoto;
deh, non negargli, o male offeso Padre,
20la carità del voto
Scorda il venti settembre e le bandiere
e i discorsi imprudenti.
Già i tappeti eran pochi alle ringhiere
24e i lumi quasi spenti.
Non lo faranno più: ma poi che reggi
le sorti d’Israele,
non far che salga del Comune ai seggi
28il popolo infedele.
Scegli tra i penitenti! Abbandonati
lascieranno i migliori,
contenti assai se gli ultimi soldati
32godranno i tuoi favori,
e, benedetti poi dal Santo Erede
e Successor di Pietro,
se sono indegni di baciargli il piede
36gli bacieran... didietro!