Adiecta (1905)/I/VII
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EPIFANIA
Nella profonda tenebra
passava il disperato urlo del vento;
sulla terra pesavano
4la neve, la miseria e lo spavento,
quando una fiamma vivida
arse nel ciel come una immensa face
e un santo coro d’angeli
8cantò: «a Dio gloria ed alla terra pace!»
Lieti i pastor salirono
sotto quel lume per la via deserta
e doni assai recarono,
12poichè fede non v’ha senza l’offerta.
Ma quando i Magi udirono
l’inno di pace andar per l’universo,
ebber paura e dissero:
16«Se l’inno canta il vero, il regno è perso!»
E sui cammelli posero
molt’oro, poca mirra e meno incenso
ed a Betlemme vennero
20in carovana, pel deserto immenso.
Giunti i Re dentro al misero
presépe, albergo dell’Amor divino,
i doni anch’essi offrirono,
24adorando la Madre ed il Bambino:
ma pur curvati ed umili,
volsero gli occhi attentamente intorno
e, visto quel che vollero,
28ripresero la via col nuovo giorno
e consolati dissero:
«Finchè l’asin digiuna e il bue lavora,
per noi non c’è pericolo
32e i nostri figli regneranno ancora!»