Adiecta (1905)/I/V
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QUANDO
IL MUNICIPIO DI BOLOGNA
FESTEGGIÒ LA B. V. DI S. LUCA
ESPONENDO I CENCI ANTICHI
PER INVITO DEI CLERICALI
MASCHI E FEMINE
Dicono — Gesù mio, quanto schiamazzo
per due vecchi tappeti!
Nemmen se ritornassero in Palazzo
4gli Svizzeri ed i preti!
I contadini a non vederli esporre
ci credevan birbanti;
sono elettori anch’essi e quando occorre
8votan pei ben pensanti.
Che v’importan quei cenci o i Credi fatti
recitar ne le scuole?
Siam liberali. Non badate a gli atti,
12badate a le parole. —
Rispondiamo — I tappeti a la ringhiera
non son stracci e cimosa:
cencio di pochi palmi è una bandiera,
16ma vuol dir qualche cosa.
Confessatelo, via, siate leali,
poichè non siete scaltri:
voi pascete di fumo i liberali
20e d’arrosto.... quegli altri. —
E v’è chi dice poi — Bisanzio ancora
con le ciarle si regge
de i cento legulei de la malora
24che gli falsan la legge.
Lasciamoli cianciar de ’l più e de ’l meno,
lasciamoli garrire;
noi guardiamo più in alto, ad un sereno,
28ad un santo avvenire.
Noi guardiamo più in alto e questa bassa
miseria non ci tange.
Con ben altra eloquenza il cor ci passa
32la voce di chi piange!
Ma quando il pianto cesserà e verranno
feste più sante, allora
quelle coltri lassù, riscalderanno
36il letto a chi lavora. —