A voi, che ve ne andaste per paura
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Fastel messer, fastidio de la cazza | ► |
Questo testo fa parte della raccolta I. Rustico Filippi
I
Schernisce l’arroganza dei guelfi fiorentini riammessi in patria
dopo la battaglia di Benevento.
A voi, che ve ne andaste per paura:
sicuramente potete tornare;
da ch’e’ ci è dirizzata la ventura,
ormai potete guerra inconinzare.
E piú non vi bisogna stare a dura,
da che non è chi vi scomunicare;
ma ben lo vi tenete ’n isciagura,
ché non avete piú casgion, che dare.
Ma so bene, se Carlo fosse morto,
che voi ci trovereste ancor casgione;
però del papa non ho gran conforto.
Ma i’ non voglio con voi stare a tenzone,
ca lungo temp’è, ch’io ne fui accorto
che ’l ghibellino aveste per garzone.