A Quel divo d'Amor raggio possente
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Cotta
XIII
A Quel divo d’Amor raggio possente,
Che sorge da due fiamme eterno e solo,
De’ Cieli adornatrice inclita mente,
Spirto, che avviva questo basso suolo,
5Volto, col cor di bel desire ardente,
Le luci avea sacro ed eletto stuolo;
Quando suonaro i Cieli, ed ei repente;
Per l’aer venne in chiaro foco a volo.
E tante accese in Terra alme faville,
10E di se tanto in lei faville ei chiuse,
Che arser di lui mille grand’Alme e mille.
Anzi per entro ogni alta mente infuse
Ampie così di nuovo ardor scintille,
Che quasi se fuori di se diffuse.