È partita una tradotta
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È partita una tradotta,
tutta piena di diciott’anni,
visi freschi, cuori spaccati
dalle granate dell’allegria.
Hanno preso la via del mare
questi giovani in grigioverde
col prurito nelle mani
e l’amore nei tascapani.
2L’han chiamato “Il Battaglione
del figliol… di mamma mia!”
Fà una pernacchia e tira via,
perché c’è sempre qualche frescone…
3Parapam… pam… pam…
4Mamma mia, ma col moschetto,
bacio in fronte, te l’ho detto
salutando alla stazione,
questo è quello della mitraglia;
mamma mia, ma col pugnale,
ché la guerra non è finita,
scaglia l’anima nella partita,
lasciala andare dove vorrà.
5I diciott’anni li consumiamo
tra la gavetta e le scarpinate,
poi verrà l’ora che batte il cuore,
quell’ora santa delle legnate.
O Battaglione di primavera
dove si ferma nessun lo sa.
6Per ora andiamo oltre i confini,
Battaglioni di Mussolini!