Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 5

Libro II - Capitolo 5

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Come dal simbolo debbia il padre cavar materia per la educatione. Cap. V.

Deve il buon padre procurar sollecitamente che il figliuolo impari à mente il simbolo Apostolico, et lo reciti spesse volte distintamente, et senza mancamento alcuno, cosi nella pronontia, come nelle cose, et facciagli fare un buon habito di recitarlo ogni giorno divotamente almeno la mattina, et la sera rinovando innanzi à Dio, et à tutti i santi, l’altissima professione fatta nel battesimo, di voler essere vero christiano, et vivere, et morire fidele servo, et soldato di Christo. Parimente doverà il buon padre operare, che il fanciullo intenda secondo la capacità sua, le cose contenute nel simbolo, almeno cosi grossamente, dalle quali cose si potrà cavare materia di salutifere ammonitioni. Et per darne alcun saggio brevemente prendiamo quei quattro capi che si accennorno di sopra, che abbracciano tutta la sostanza del simbolo.

Et prima di Dio, mostrarà con simplici parole, che in una divina essenza, si ha da credere la distintione delle tre persone, padre, figliuolo, et Spirito santo, Trinità santa, et un solo Iddio. Di questo grande Iddio hora considerarà la omnipotentia, percioche co’l solo imperio della sua parola, ha creato di niente questa gran machina del mondo, et tante bellissime creature che noi vediamo, et altre molto più belle che non vediamo che sono le sustanze [p. 35v modifica]angeliche. Hora considerarà la somma sapienza, che con tanto ordine governa ogni cosa. Hora la infinita bontà, percioche essendo Iddio in se stesso beatissimo, et non havendo bisogno di niente, ha voluto per sola sua bontà communicarsi alle creature; le quali non solo ha creato, ma conserva, et sostenta continuamente, ilche se egli non facesse subito ritornariano nel loro niente.

Circa la creatione del mondo andarà discorrendo come havendo Iddio creato tutte le altre creature, ultimamente della polvere, et limo della terra formò l’huomo, come Re, et signore di tutte, onde se bello è il Sole, et la Luna, il Cielo, et tante varie maniere di cose, che sono sotto il Cielo, molto più bello è l’huomo nella sua prima, et intiera natura, percioche tutte queste si vaghe creature, sono state fatte per l’huomo, si come l’huomo è fatto per Dio.