Trattato completo di agricoltura/Volume II/Del Pomo di terra/8

Utilità del pomo di terra

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utilità del pomo di terra

§ 765. L’utilità del pomo di terra in agricoltura consiste nel render mobile e soffice il terreno, poichè, dovendosi sarchiare e rincalzare, lo si rende permeabile e polverulento; queste operazioni, e l’ombra fitta e bassa de’ suoi steli mondano la terra dalle male erbe e singolarmente dalla gramigna che vuole il sole. Finalmente è una coltivazione che succede con vantaggio alle cotiche da sovesciarsi, e che può precedere utilmente i cereali, escluso però il melgone, perchè anche quest’ultimo esige un’abbondanza di potassa.

§ 766. Il pomo di terra si presta a moltissimi usi; cotto serve all’alimento dell’uomo e del bestiame; se ne può far pane; se ne cava l’amido, e, colla fermentazione l’amido convertendosi in zuccaro, se ne può estrarre l’alcool per mezzo della distillazione.

Il far cuocere il pomo di terra nell’acqua è il modo più semplice e più comunemente usato per utilizzarlo come alimento; meglio sarebbe farlo cuocere nel forno o nelle ceneri calde, perchè col solo calor secco conserva meglio molte sostanze che vanno perdute sciogliendosi nell’acqua, e riesce più gustoso e digeribile, perchè perdendo molta acqua propria non riempie lo stomaco di un inutile volume.

Per farne pane si fanno cuocere i tuberi, indi si schiacciano con un cilindro, e vi si unisce lievito e tanta farina di cereali che basti a dare alla pasta la necessaria consistenza. Il pane fatto coi soli pomi di terra, cui vi si unisca amido tratto da altri tuberi nell’opportuna quantità, dà un pane che riesce inferiore a quello delle maniere già accennate.

Come nutrimento del bestiame si usa singolarmente per quello che si vuol ingrassare, cioè majali e buoi. Ma, come si è già fatto osservare, il solo vitto di pomi di terra non è sufficiente, e deve entrare soltanto per la metà.

La fabbricazione dell’amido, o dell’alcool di pomi di terra non entra nel mio assunto; ciò non pertanto costituisce il vantaggio massimo di questa coltivazione, poichè dal prodotto [p. 20 modifica]di queste fabbricazioni, e soprattutto da quella dell’acool, si ottengono dei residui di polpa, i quali servono mirabilmente all’ingrasso del bestiame, assai più del pomo di terra intiero, perchè la parte azotata vi è in maggior proporzione, e l’acqua non vi entra che in pochissima parte. In Francia ed in Inghilterra ove si stabilirono simili distillerie, al ricavo maggiore delle terre, s’aggiunse una sempre crescente fertilità, prodotta dal concime fornito dal bestiame ingrassato per tal mezzo, e che non si sarebbe potuto ottenere in altra maniera per mancanza di erbe da foraggio, o di terreni adatti a produrli in copia sufficiente.